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Caro bollette, De Luca: "Risorse a rischio per gli ospedali". Poi parla dell'Ucraina e della Meloni

Il governatore della Campania, nella consueta diretta settimanale del venerdì, ha fatto il punto della situazione esprimendo la sua posizione sui temi di più stretta attualità

Dalla guerra in Ucraina al nuovo ruolo politico di Giorgia Meloni, fino a toccare il capitolo quanto mai attuale del caro bollette, senza dimenticare l’aumento dei contagi da Covid-19. Il governatore della Campania Vincenzo De Luca, nella consueta diretta settimanale del venerdì, ha fatto il punto della situazione esprimendo la sua posizione sui temi di più stretta attualità.

La guerra in Ucraina

"Siamo ad un passo dalla guerra nucleare" ha detto De Luca auspicando il "cessate il fuoco per un mese in Ucraina". "Dal 24 febbraio c'è stata un'evoluzione sempre più drammatica della guerra in Ucraina - ha sottolineato - abbiamo detto con chiarezza delle grandi responsabilità della Russia nell'aggressione, abbiamo sostenuto l'Ucraina a difendersi dall'aggressione russa. Negli ultimi giorni c'è stata una evoluzione e drammatizzazione inimmaginabile nella guerra in Ucraina. La Russia ha proceduto all'annessione di 4 regioni dell'Ucraina ma soprattutto è iniziata a circolare in maniera preoccupante l'uso delle armi nucleari. Questi due elementi determinano una svolta profondamente diversa e ci obbligano a prendere iniziative di massa a sostegno della pace".

"Al punto in cui siamo arrivati l'Italia e i Governi non possono essere più un'appendice passiva della Nato, una sorta di segreteria distaccata di Stoltenberg che in questi mesi ha dato prove di grande ottusità politica. Abbiamo il dovere di reintrodurre nel linguaggio della politica la parola pace, che è scomparsa, e abbiamo soprattutto il dovere, Governi e partiti, di dire al popolo italiano qual è l'obiettivo che stiamo perseguendo”. E ancora: "Non è in discussione la nostra appartenenza chiara al campo occidentale – ha ribadito De Luca - e non è in discussione la solidarietà euro-atlantica, ma è in discussione l'ottusità e la chiusura del pensiero. Questo dev'essere messo in discussione, dobbiamo riaprire il varco per le ragioni della pace. Dobbiamo anche dire a quelli che ricevono le nostre armi per difendersi che nessuno poi può dire “decido io quello che si fa”. Mi riferisco ovviamente al governo ucraino. Il presidente ucraino merita la nostra ammirazione per la resistenza che hanno messo in campo, tuttavia non può dire “non si dialoga con nessuno”. Chi non vuole dialogare con nessuno dovrà assumersi la responsabilità di risolvere i suoi problemi nazionali da solo. Chi sta resistendo con le armi, con i soldi, con il prezzo economico ed energetico pagato dai Paesi occidentali, non può dire “decido io”, decidiamo insieme se e quando promuovere un'iniziativa di dialogo e di pace".

Il ruolo della Meloni

"La Meloni va rispettata, ha vinto la campagna elettorale, ha dato prova di prudenza e di equilibrio in questi giorni. Ci auguriamo ovviamente che prosegua su questa linea di responsabilità. Vedremo come sarà la composizione del Governo. Personalmente, espresso il rispetto dovuto alla Meloni che ha vinto per suo merito oltre che per demerito dei suoi avversari, mi auguro di verificare che questa evoluzione moderata e responsabile della Meloni vada avanti". Non è mancata qualche frecciatina rivolta al passato: "Mi auguro che rispetto al Covid e ai problemi sanitari prevalga la responsabilità, visto che nelle fasi di esplosione del Covid la Meloni ha assunto posizioni totalmente demagogiche e irresponsabili. Non ho dimenticato i cortei contro le misure sanitarie e la mascherina. Se avessimo seguito quella linea Bolsonaro, avremmo contato a migliaia ancora di più i morti nel nostro Paese. Mi auguro che si sia redenta come per la posizione sull'Europa, completamente cambiata", ha aggiunto De Luca.  

Gli eletti non sicuri

"Il sistema elettorale è così demenziale che ad oggi non si sa quanti sono gli eletti per i singoli partiti. Di questo dobbiamo ringraziare soprattutto i Cinque stelle che hanno preso in giro gli italiani. Dobbiamo ringraziare tutte le forze politiche che non hanno approvato una legge elettorale - ha detto De Luca - e soprattutto i Cinque stelle che hanno preso in giro gli italiani con la riduzione dei parlamentari, una riduzione demagogica visto che non è stata accompagnata dalla legge elettorale. Li ringraziamo per questo risultato straordinario, ad oggi non abbiamo nessuna certezza degli eletti". 

Le repliche a De Luca

Il caro bollette

De Luca ha toccato anche il capitolo bollette lanciando l’allarme: "Il problema delle bollette diventa pesantissimo per il settore produttivo, per le famiglie, per il mondo del commercio e dell'artigianato. Il mondo dei trasporti è totalmente in crisi, il governo deve decidere come trasferire risorse alle aziende di trasporto che rischiano tutte di fallire, i Comuni rischiano di non avere le risorse per pagare le bollette, nella sanità rischiamo di non avere le risorse per pagare strutture come quelle ospedaliere, che richiedono una quantità di energia spaventosa".

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