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Esami a pagamento: tra un mese il nuovo stop alle visite convenziate

Si prevede che gli accertamenti cardiologici potranno essere effettuati pagando solo il ticket fino al 26 giugno. Il commento di Imma Vietri (Fratelli d’Italia)

Quasi esauriti i tetti di spesa per i centri accreditati: i salernitani saranno costretti nuovamente a pagare le prestazioni o a rinviare di mesi i test diagnostici a cui sottoporsi. 

Il commento

“In Campania le prestazioni sanitarie saranno a pagamento dalla prossima estate. Chi dovrà sottoporsi a controlli o accertamenti diagnostici dovrà sostenere per intero il costo della prestazione e in un periodo di grave crisi economica tutto questo è inaccettabile”, ha osservato Imma Vietri, dirigente di Fratelli d’Italia.

La denuncia di Vietri

“L’ultimo monitoraggio sui tetti di spesa per i centri privati, effettuato nei giorni scorsi, segnala una situazione di forte squilibrio tra le varie Asl campane, con la conseguenza che i servizi a cui potranno ricorrere i cittadini in regime di convenzione cambia da territorio a territorio. Un dato, però, è costante: anche la più “virtuosa” delle Aziende sanitarie non sarà in grado di garantire tutte le prestazioni in regime di convenzione fino a fine anno. L’Asl di Salerno, poi, si segnala come una delle prime ad esaurire i budget. Si prevede che gli accertamenti cardiologici potranno essere effettuati pagando solo il ticket fino al 26 giugno. 

A luglio verranno raggiunti i tetti di spesa anche per Patologia Clinica, Radiologia e Diabetologia, rispettivamente il 12, il 14 e il 20. Il 9 ottobre è ipotizzato lo sforamento per la Radioterapia e il 3 novembre per le prestazioni legate alla Medicina Nucleare. La conseguenza, prevedibile, è che tante persone già in difficoltà si vedranno costrette a rimandare accertamenti o addirittura prestazioni terapeutiche, mettendo a repentaglio la loro salute. La Regione Campania ha il dovere di evitare che questo avvenga, rivedendo immediatamente i tetti di spesa”.

Il disagio nel disagio

Ad aggravare il problema delle prestazioni a pagamento, la necessità per la sanità pubblica di concentrare personale e strutture nella lotta al Covid-19. Conseguenza di ciò, le altre prestazioni sanitarie sono state demandate quasi in toto ai centri privati che hanno finito per raggiungere prima il tetto di spesa loro spettante. 

La proposta 

L’esponente di Fratelli d’Italia sottolinea, tuttavia, come i rappresentanti delle associazioni delle strutture sanitarie private abbiano anche indicato la strada da percorrere alla giunta De Luca, a partire dall’utilizzo anche per la sanità privata delle risorse non ancora impiegate per l’abbattimento delle liste d’attesa. “Poiché non possiamo pensare che non si voglia davvero trovare una soluzione, dobbiamo credere che si tratti dell’ennesimo caso di sciatteria. Già due mesi fa avevamo denunciato il pericolo dell’esaurimento dei tetti di spesa. Dopo due mesi – conclude Imma Vietri – occorre che la Regione Campania batta finalmente un colpo”.
 

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