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Diritto alla salute: le donne di Salerno in aiuto delle donne nigeriane

Le donne di Salerno scendono in campo per aiutare le donne della Nigeria. Il loro è un sostegno psicologico,medico, vitale, umano, per tutelarne la salute, che è un diritto per tutti, anche per le popolazioni africane dove, nonostante la protezione della stessa sia stata inserita nella Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea, ciò non avviene

L'associazione internazionale S.O.Solidarietà Onlus ha lanciato il progetto See And Treat Approch per la prevenzione del cancro alla cervice ed alla mammella nelle zone rurali dell'Imo State in Nigeria.

L'aiuto

Le donne di Salerno, quindi, scendono in campo per aiutare le donne della Nigeria. Il loro è un sostegno psicologico,medico, vitale, umano, per tutelarne la salute, che è un diritto per tutti, anche per le popolazioni africane dove, nonostante la protezione della stessa sia stata inserita nella Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea, ciò non avviene.

"Ogni persona ha il diritto di accedere alla prevenzione sanitaria e di ottenere cure mediche alle condizioni stabilite dalle legislazioni e prassi nazionali": così recita l’articolo 35, eppure ci sono ancora luoghi nel mondo in cui questo principio non è valido.

Scende, quindi, in loro soccorso S.O.Solidarietà, associazione di volontariato Internazionale di Salerno che, con il patrocinio morale dell’Ordine delle Ostetriche di Salerno e delle Donne medico Salerno, organizza un incontro tutto al femminile per presentare il nuovo progetto messo in campo.

Diritto universale alla salute: mobile cervical and breast cancer prevention clinics by means of see and treat approach. Ovvero, ambulatori mobili per la prevenzione dei tumori della cervice uterina e della mammella mediante l'approccio see and treat, letteralmente vedere e trattare, così da intervenire immediatamente sui singoli casi di malattia.

La presentazione

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L’appuntamento, al quale prenderanno parte donne del mondo dell’associazionismo, medici e figure istituzionali, è fissato per lunedì 7 marzo alle 19.30 presso la Lega Navale di piazza della Concordia. L’obiettivo primario è quello di dare possibilità di salute e di vita alle donne africane delle zone rurali dell’Imo State, stato federale del sud-est della Nigeria (4,8 milioni di abitanti) ma anche informare e far conoscere alla platea salernitana le differenze di accesso al diritto alla salute nei paesi terzi.

Dal punto di vista sanitario, l’Imo State ha due ospedali: il Federal Hospital, che dipende dal Governo Federale, e lo State Hospital che è, invece, gestito dal Governo Locale. Vi sono poi ospedali più piccoli di proprietà della Chiesa Cattolica. Ma, al di là di tutte le problematiche inerenti le strutture sanitarie quali mancanza di attrezzature, difficoltà di approvvigionamento dell’energia elettrica, mancanza di know-how da parte della maggioranza dei medici, non esiste assistenza sanitaria gratuita.

All'incontro parteciperanno il vice sindaco di Salerno Paki Memoli, l’assessore alle Politiche Sociali e Politiche Giovanili Paola De Roberto, i medici Vincenzo Ferrara (Chirurgo Toracico), Elena Lagoda (Ginecologa) che hanno lavorato all’estero in paesi terzi; Antonella Napoli (Focus On Africa) e la dottoressa Emily Nerbize (Ginecologa, Owerri, Imo, Nigeria) in collegamento online per una voce aggiornata sull’Africa e la dottoressa M.Aolide Tonin Presidente S.O.Solidarietà.

Il progetto

Il cancro alla cervice è la patologia più diffusa nella popolazione femminile adulta; in circa l’80% dei casi viene diagnosticato in una fase ormai avanzata che non consente alcuna possibilità di sopravvivenza. Manca completamente la formazione del personale medico e sanitario, l’informazione sulla prevenzione e la diagnosi, il metodo e le attrezzature per diagnosticarlo.

Lo scopo di See and Treat è dunque quello di offrire una possibilità di trattamento alle donne che vivono in aree altamente svantaggiate e anche in condizioni di estrema povertà. L'azione consiste in un'équipe sanitaria di ginecologi, ostetriche e operatori sanitari che, utilizzando una sorta di clinica mobile, fornita delle attrezzature necessarie, raggiunge il governo locale, per la prevenzione di due dei più comuni tumori nelle donne. Le uscite dei camion saranno organizzate in seguito alla sensibilizzazione del pubblico tramite canali locali come radio, chiesa e passaparola.
 

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