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Salute

La dieta e i falsi miti: un'analisi per una corretta alimentazione

Paola Buoninfante, biologa e nutrizionista, illustra e fornisce consigli per una corretta alimentazione ed una buona dieta, sfatando inoltre falsi miti e convinzioni sul cibo

Ogni volta che decidiamo di metterci a dieta, per dimagrire o iniziare a mangiare in maniera più sana, iniziamo a selezionare gli alimenti e a riempire la dispensa di tutto ciò che riteniamo sano o "dietetico" ed eliminiamo tutto quello che riteniamo dannoso. Ma siamo proprio sicuri di stare operando le scelte giuste? «Esistono tantissime leggende metropolitane e falsi miti sull'alimentazione – spiega la dottoressa Paola Buoninfante, Biologa nutrizionista - e molti cibi sono ingiustamente demonizzati, mentre altri sono considerati "light" senza esserlo veramente». 

Le tipologie di cibo

«Una categoria sempre demonizzata – continua la dottoressa - sono i carboidrati, soprattutto nelle ore serali. In realtà mangiare pasta la sera aumenta la produzione di leptina - l’ormone della sazietà - e di adiponectina, che riduce i livelli di glucosio e colesterolo nel sangue. Inoltre, il triptofano presente nella pasta avrà effetti sedativi, poiché aumenta il livello di serotonina». Un’altra categoria alimentare considerata deleteria per la linea sono i grassi e prova ne è il vasto mercato di cibi considerati “light”. «Alcuni di questi prodotti potrebbero nascondere un carico di zuccheri o di altre sostanze aggiunti per renderli più appetibili. E comunque i grassi non solo non sono in assoluto un male, ma, vale la pena ricordarlo, alcuni sono indispensabili per la nostra salute». 

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Consigli e falsi miti

Tra le convinzioni più radicate, ci spiega la dottoressa Buoninfante, l’idea che saltare un pasto possa aiutare a mangiare di meno e quindi a dimagrire: «Questo non è proprio vero, anzi. Questa abitudine potrebbe portarci addirittura ad ingrassare, per più motivi. Prima di tutto, affamati, al pasto successivo potremmo mangiare qualcosa in più. Poi, il nostro corpo interpreterà il digiuno come un segnale di carestia e si adeguerà alla condizione limitando il consumo di energie in attesa di ricevere del cibo. Così facendo, quando al pasto successivo gli forniremo del cibo, l’organismo cercherà di trattenerne il più possibile per far fronte a nuove emergenze». Un’altra opinione molto diffusa è che i cibi bolliti e il minestrone siano più adatti a perdere peso. «Se posso – afferma la dottoressa Buoninfante – cerco di evitare la bollitura dei cibi. Infatti, non tutti i cibi bolliti mantengono intatte le loro proprietà, anzi, spesso si determina una perdita notevole di vitamine e nutrienti importanti. In alcune condizioni di salute la bollitura può essere un passaggio necessario, ma, laddove non lo sia, preferisco le cotture trifolate in padella, il fritto e il soffritto che, al contrario della loro immeritata cattiva fama, non sono nemiche della dieta». Per quanto riguarda il minestrone, spiega la dottoressa, non si consiglia a chi ha bisogno di una dieta drenante: «Con il minestrone si possono recuperare in parte alcuni, non tutti, nutrienti persi dal cibo con la bollitura, ma per chi voglia contrastare la ritenzione idrica non è il tipo di preparazione che mi sento di consigliare. Infatti, soprattutto se le verdure non sono state adeguatamente scelte secondo le loro proprietà, il minestrone può rivelarsi un carico di sali minerali tutt’altro che drenante».

La dottoressa Paola Buoninfante è una biologa nutrizionista specializzata in bioterapia nutrizionale ed esercita a Bellizzi dal 2006. Nel 2017 ha fondato il Centro Metis, centro di nutrizione umana, che si avvale della collaborazione di medici e specialisti per realizzare percorsi di salute personalizzati sulle esigenze del paziente. 

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