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Giovedì, 25 Aprile 2024
Salute Vallo della Lucania

Tumore al pancreas: alla Clinica Cobellis si combatte con tecnologie d'avanguardia

Presso la clinica di Vallo della Lucania, il professor Huscher combatte il tumore del pancreas grazie all'ausilio di tecnologie d'avanguardia

Continua la battaglia contro il tumore del pancreas da parte del professor Huscher, responsabile della chirurgia oncologica e robotica e nuove tecnologie presso la clinica Cobellis di Vallo della Lucania.

La clinica Cobellis

La casa di cura di Vallo della Lucania, infatti, persegue l'eccellenza, nella diagnostica, nell'assistenza, nei trattamenti chirurgici e terapeutici, optando per dotazioni strumentali di avanzata tecnologia ed affidandosi a professionisti di riconosciuto valore, come il professor Cristiano Huscher. Con il suo prezioso bagaglio di esperienze ed il supporto della clinica Cobellis, il professor Huscher continua la battaglia contro il tumore del pancreas che nel 2030, secondo l'OMS, sarà la prima causa di morte in Italia e in Europa.

Il commento

"Il tumore al pancreas dal punto di vista numerico è un problema importante, con 75mila nuovi casi ogni anno, non possiamo farci trovare impreparati di fronte all'aumento di incidenza di questa neoplasia che va affrontata in maniera multidisciplinare": ha dichiarato il professor Huscher sottolineando i notevoli passi avanti nella genetica con lo studio degli oncogeni e degli oncosoppressori, ma anche nell'oncologia medica e nella chirurgia con tutta una serie di nuove metodologie.

A proposito di nuove metodologie, Huscher ha introdotto alla clinica Cobellis la tecnica altamente innovativa, legata alla possibilità di percorrere e studiare dall'interno con un endoscopio il dotto pancreatico dopo il prelievo del segmento malato dell'organo.

"Le immagini sono poi consegnate a una intelligenza artificiale che è in grado di ricostruire la forma e il decorso di questo dotto, dicendoci già prima quali saranno i pazienti che avranno complicanze nel post operatorio rispetto a quelli che avranno un decorso buono. Questo è il primo passo avanti. Il secondo, che è stato pubblicato nel mese di novembre dalla nostra rivista più prestigiosa Annals of Surgery, è una metodologia per unire il pancreas all'intestino: una volta si faceva con dei punti di sutura, oggi si fa con uno stent come quello delle coronarie, che viene immesso nel dotto di Wirsung, il principale dotto escretore pancreatico, e nell'ansa intestinale che deve essere suturata, tenendoli ben uniti e facilitando il passaggio del succo pancreatico all'interno dello stent nell'ansa intestinale. Questo nuovo device ha ridotto il tasso di complicanze dal 38% circa all'8 /9%. I vantaggi di questa tecnica sono la sua estrema facilità di applicazione, ma anche di apprendimento da parte dei chirurghi ampliando così la platea di coloro che la utilizzano - ha sottolineato Huscher annunciando l'oobiettivo di effettuare 100 resezioni pancreatiche all'anno. "Un obiettivo raggiungibile, perchè qui alla Cobellis si sta investendo in nuove tecnologie: oltre a queste di
cui abbiamo parlato, sono disponibili altri strumenti per studiare e curare questa neoplasia e tutti i tumori; il più importante è un endoscopio ultrasottile. Si tratta di un ecografo più piccolo di un millimetro che, introdotto nel dotto di Wirsung, fa un'ecografia
mostrandoci quanto sia spessa la parete e ci fa capire, quindi, quanto può essere valida la sutura che noi facciamo fra pancreas e intestino, che è il problema di questa chirurgia. Ci sono tutta una serie di nuove metodologie che ci consentiranno in futuro di prevedere che cosa succederà al nostro malato, per così quindi poterci preparare per eventuali drawbacks, ovvero complicanze": ha concluso il professor Huscher.

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