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Palestra, corsi online e allenamento: come praticheremo lo sport in futuro

Come cambia, grazie all'impatto del digitale e dello smart working, l'abitudine degli sportivi e le normali conseguenze nel nuovo anno che verrà, a causa degli effetti della pandemia

Con la pandemia da Coronavirus, le nostre vite e le nostre abitudini sono cambiate: tra smart working, distanza di sicurezza e dispositivi di protezione, ci siamo abituati, ma abbiamo anche inventato, nuove routine legate a lavoro, vita privata e benessere. Anche il mondo dello sport è compreso tra questi, colpito dai lockdown e dalle strette del governo. Pensiamo a club, palestre e centri sportivi.  

L’anno della pandemia ha cambiato le abitudini degli sportivi, andando ad incidere anche sul modo in cui faremo sport in futuro. Pensiamo ai tanti corsi online e servizi dedicati allo sport, gli allenamenti che possiamo seguire anche attraverso le piattaforme in rete. Tutto questo fa pensare ad un'evoluzione del rapporto tra allievo e palestra. 

Lo sport nel 2021

Se prima della pandemia da Coronavirus la maggior parte degli sportivi (70%) andava nel proprio centro sportivo o palestra regolarmente, 3 o più volte a settimana, a causa delle restrizioni introdotte per gestire l'emergenza sanitaria il 63% è stato costretto a diminuire la propria frequenza di allenamento, con un impatto maggiore tra gli over 55 (73%).

L’attuale situazione di emergenza ha aperto le porte anche a un modo “ibrido" di fare sport: infatti, anche se 7 italiani su 10 nel 2021 e con la fine della pandemia torneranno ad allenarsi in presenza, il 16% degli intervistati ha dichiarato che affiancherà ai corsi in sede anche attività online e/o outdoor. A questi si aggiunge una nuova fascia di utenti, che prevede di allenarsi soprattutto in livestreaming (3%) o con lezioni registrate on demand (1%). Inoltre, i corsi online potrebbero permettere ai club di espandere il proprio mercato in tutta Italia: infatti, 1 italiano su 3 dichiara che nel 2021 si allenerebbe online anche con palestre o trainer al di fuori della propria area territoriale.

Per quanto riguarda le attività outdoor, invece, il 7% degli sportivi dichiara che sceglierebbe di allenarsi all'aperto se supportato dal proprio centro o istruttore di fiducia, mentre il 3% preferisce allenarsi esclusivamente all’aperto senza pagare un’iscrizione in palestra.

Infine, un probabile cambiamento futuro riguarderà gli orari in cui ci si allena, influenzati dalla crescita e dall'applicazione stabile dello smart working in molte aziende italiane: il 36% degli intervistati, infatti, praticherà sport anche in orari non “di punta”. Questo potrebbe portare ad un’offerta di corsi più dilazionata nel corso del giorno o ad un incremento del consumo online “on demand”.

Il rapporto tra sportivi e club

Come abbiamo visto, il rapporto con lo sport sarà sempre più influenzato dal digitale. Tra le aspettative degli sportivi che frequentano club e centri sportivi, il 62% degli intervistati vorrebbe che il proprio club utilizzi delle tecnologie adeguate per offrire servizi su misura, come corsi negli orari più richiesti o promozioni basate sui propri gusti ed esigenze. Altrettanto importante, poi, è anche l’applicazione di un modello multi-servizio, facilitato da strumenti digitali: il 44% degli sportivi, infatti, vorrebbe poter affiancare all'iscrizione in palestra anche altre opzioni legate a sport e benessere (come la visita medica, essere seguiti da un nutrizionista e/o un fisioterapista, poter praticare meditazione, etc), mentre il 21% si aspetta nel 2021 anche un’offerta integrata di strumenti per facilitare la pratica sportiva, come pagamenti digitali, assicurazioni, servizi di trasporto casa-palestra per ragazzi e welfare aziendale. Infine, il 18% degli intervistati vorrebbe che il rapporto con la community di sportivi nata quest'anno su social e app venga coltivato anche in futuro, per ricevere aggiornamenti costanti e stimoli nuovi e sempre diversi.

I limiti dello sport online 

Se è vero che oltre la metà degli sportivi (52%) ha praticato sport online durante i lockdown, è anche vero che il 48% ha rinunciato a questa opzione. Tra gli ostacoli principali allo sport online hanno inciso l’assenza di spazi adeguati in casa, ma anche l’impossibilità di praticare il proprio sport o relativi esercizi di potenziamento a distanza. Inoltre, ad incidere è anche la presenza di familiari o animali che interrompono la lezione, che rappresenta una delle ragioni che costringe ad abbandonare l'attività in generale. Chi invece rinuncia allo sport online è perchè vuole staccarsi dal computer, dovendo trascorrere troppo tempo su dispositivi elettronici e piattaforme di videochat per lavoro. 

Inoltre, spesso non viene praticato sport online poiché non si posseggono le competenze e gli strumenti tecnologici di base, come anche la volontà di acquisirli, mentre altri non hanno trovato online corsi adeguati al proprio livello di abilità ed esperienza. E' dunque importante notare come alcune di queste difficoltà e problematiche potranno essere risolte in futuro, sia grazie alla riapertura di scuole e aziende che ridefinirà gli spazi e i tempi destinati allo sport online, sia grazie al delinearsi di un’offerta digitale più completa ed in linea con le esigenze degli sportivi.

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