Montanara con carciofi, crema di peperone dolce e Strafino: la Ricetta
Un tris di eccellenze per una montanara unica e sopratutto legata al territorio.
Ormai la conosciamo tutti la versione più contadina della pizza fritta napoletana, la Montanara. Si racconta che il nome derivi proprio dai contadini che erano soliti consumare, durante la pausa pranzo, panini farciti con pomodoro, basilico e formaggio. Oggi i maestri pizzaioli esaltano la ricetta classica guarnendola con prodotti di eccellenza e dando così vita a ricette uniche.
Angelo Paladino, maestro pizzaiolo, dopo aver girato tanto per perfezionarsi e conoscere, ha scommesso ed investito nella sua Terra, quella del Vallo di Diano, e precisamente a Sala Consilina, a due passi dalla Certosa di Padula. Addirittura per esprimere al massimo il suo senso di appartenenza, ha deciso di dare un nome unico al suo locale (Terra Mia), un posto dove poter passeggiare, grazie al gusto, in un territorio ricco di cultura, sapori, storia e tradizione.
E' qui nasce la una montanara guarnita/farcita con tre prodotti fortemente legati al territorio: crema di Peperone dolce di Teggiano, Carciofo bianco del Tanagro e Formaggio vaccino affinato da me medesimo...buffo ehhh.
Dosi per 5 montanarine
Preparare l'impasto la mattina con:
-500gr di farina di tipo 0
-320gr di acqua fresca
-15gr di sale fino
-2gr di lievito di birra fresco
Sciogliete il lievito nell'acqua e versate la farina, mescolando fino a quando il composto risulterà liscio ed omogeneo. A questo punto aggiungete il sale e lasciate riposare in una ciotola unta di olio per 2 ore per poi formare dei panetti di circa 150gr, che lieviteranno ben coperti fino a sera. Ora schiacciate il panetto aiutandovi con la farina e friggete in abbondante olio finché non sarà dorata; a questo punto ponetela su carta assorbente per eliminare l'olio in eccesso e farcite con la crema di Peperone prima, due fette del nostro formaggio morbido Strafino dopo, ed infine con il Carciofo bianco. Ora chiudete gli occhi ed immaginate la campagna, quella del Vallo di Diano.
Booona, vero...?