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Droga prenotata al telefono, oltre 100 anni di carcere agli imputati

Le condanne vanno dai 16 ai 9 anni per i singoli imputati, quindici. Lo scorso settembre i carabinieri eseguirono le singole ordinanze, con l'accusa di associazione finalizzata allo spaccio

Circa 116 anni di carcere per "i ragazzi di via Irno" che, secondo un'indagine della Procura di Salerno, avrebbero gestito un "call center" dello spaccio di stupefacenti. La sentenza è stata emessa ieri, dal gup del tribunale al termine dei riti abbreviati

L'indagine

Le condanne vanno dai 16 ai 9 anni per i singoli imputati, quindici. Lo scorso settembre i carabinieri eseguirono le singole ordinanze, con l'accusa di associazione finalizzata allo spaccio. I guadagni andavano dai 500 ai 1000 euro a testa per la vendita di cocaina, eroina e crack. Lo stupefacente veniva consegnato a casa, come fosse un "delivery", o in luoghi concordati tra acquirente e pusher. A gestire le telefonate per le "ordinazioni" erano diversi imputati, che si alternavano in turni di lavoro, grazie al possesso di utenze telefoniche intestate fittiziamente ad altri. Con un linguaggio criptico, erano poi convinti di eludere le indagini degli investigatori. Il sodalizio scambiava e cambiava telefoni ripetutamente, così come il parco auto e moto utilizzato per le consegne. I fatti risalgono al 2018, con lo spaccio proseguito anche in piena pandemia da Covid. La droga veniva acquistata a Secondigliano, secondo una serie di viaggi accertati dagli inquirenti.

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