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Cronaca Positano

Chiama il 118 per il principio di infarto del padre: "I sanitari non volevano soccorrerci", la denuncia

"Hanno trattato mio padre come fosse un bagaglio, un pacco: ma che vergogna!", denuncia il signor Grassi

Un episodio drammatico, quello denunciato da un nostro lettore in una lettera firmata. "Il centralino del 118? Una vergogna - esordisce Roberto Grassi- Mio padre, Luigi Grassi si è sentito male ed insieme al medico di base abbiamo contattato il 118, in quanto si trattava di un principio di infarto: ci hanno risposto che avremmo dovuto portare mio padre dalla di spiaggia del Fornillo al molo di Positano. Dinanzi allo stupore e alle perplessità del medico di base per lo spostamento richiesto, gli hanno chiuso il telefono mentre era ancora in linea". Così il signor Grassi ha contattato il 112 per denunciare il fatto: il 118, dopo sollecito dei carabinieri, è finalmente giunto al molo di Positano. Se fosse stato un infarto mio padre sarebbe già morto".

Infine, Roberto Grassi ha dovuto insistere con i porter di Positano per far prelevare suo padre, in quanto si erano inizialmente nuovamente rifiutati. "Hanno trattato mio padre come fosse un bagaglio, un pacco: ma che vergogna!", conclude il signor Grassi che ha inteso raccontare pubblicamente la sua esperienza con il 118 che sarebbe potuta costare la vita di suo padre. L'appello è un attento monitoraggio, da parte degli enti preposti, sull'efficienza dei servizi di emergenza,
 

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