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Cronaca Centro

Istituto Galileo Galilei, 120 studenti costretti a rimanere a casa

Il preside Annunziata: "Non siamo in grado di comunicare quando sarà possibile avviare le lezioni, speriamo il più presto possibile: ci scusiamo per il disagio ma le responsabilità sono di altri"

Ritorno tra i banchi rinviato per 120 studenti, è caos all’Istituto tecnico Galileo Galilei di Mercatello, nella zona orientale di Salerno. Per sei classi la partenza dell’anno scolastico, fissata per domani, slitta di qualche giorno. "Non siamo in grado di comunicare quando sarà possibile avviare le lezioni, speriamo il più presto possibile: ci scusiamo per il disagio ma le responsabilità sono di altri", la delusione espressa dal preside del Galilei, Nicola Annunziata, che ieri mattina si è visto costretto a rendere noto un avviso alle famiglie degli studenti delle sei classi a indirizzo meccanico dell’istituto di via Mauri. (Lo scrive il quotidiano Il Mattino oggi in edicola).

Domani 120 iscritti dovranno restare a casa e prolungare, forse di qualche giorno, le vacanze. Per loro la ripresa è stata rimandata per cause legate alla difficoltà di allestire in sicurezza sei classi nel padiglione del Galilei non interessato dall’ordinanza di sgombero disposta dalla Provincia lo scorso 5 agosto. Un provvedimento che ha portato alla dismissione della sede di via Mauri col conseguente trasloco di 500 studenti presso le aule del vicino Istituto tecnico Santa Caterina, in via Smaldone. Ma il ritardo nell’individuazione e, quindi, nell’allestimento delle classi per i 120 iscritti dell’indirizzo di studi in meccanica, che avrebbe dovuto mantenere la sede nel vecchio istituto, ha spinto il dirigente a comunicare una decisione definita da lui stesso dolorosa. «Ho fatto di tutto per evitarla – ammette – Non sono bastati i continui solleciti alla Provincia affinché provvedesse ad aprire le classi che servivano, c’è stato un atteggiamento irresponsabile che danneggia gli studenti: nei giorni scorsi ci era stata assicurata la partenza regolare per lunedì, ma i fatti dicono il contrario».

Le classi dovevano essere localizzate in una zona considerata non a rischio, quindi lontana dal cantiere situato nel cortile interno della scuola, dove da anni sono in corso i lavori per la realizzazione di box auto interrati: la zona si è trasformata in una palude a cielo aperto, considerata pericolosa per i frequentatori dell’istituto tecnico di Mercatello.

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