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Cronaca Cetara

Acque reflue in Costiera Amalfitana: a rischio la stagione balneare

Il segretario provinciale della Cisl, Matteo Buono: "Le acque reflue di Vietri su Mare e di una parte del Comune di Cava de' Tirreni sversano ancora a poca distanza dalla marina"

Preoccupanti, i dati dell’Arpac tra Cetara e Salerno. A lanciare il campanello d'allarme, la Cisl: “L’impianto di depurazione, costato diversi milioni di euro alla collettività, produce costi di gestione che incidono sul bilancio di alcuni enti pubblici e, di conseguenza, nelle tasche dei cittadini - esordisce il segretario provinciale, Matteo Buono - Occorrono immediatamente misure d’intervento per gli operatori del settore turistico della Divina e del capoluogo che per questi motivi rischiano di veder vanificate le proprie capacità produttive”.

Secondo l'Arpa Campania, il primo e il secondo tratto di spiaggia della Marina di Vietri sul Mare sono state classificate come non balneabili. "Stesso ragionamento per Cetara, dove la frazione Marina è off-limits per i turisti. La situazione si ripercuote anche sulle costa di Atrani (non balneabile l’intera spiagge secondo la mappa Arpac) e Salerno. Nel capoluogo infatti 4 sezioni su 7 individuate dagli ispettori ambientali della Regione non sono consigliate per la balneazione", dicono dalla Cisl.

Ha indirizzato una lettera all’assessore provinciale all’Ambiente, Adriano Bellacosa, ai sindaci di Vietri sul Mare, Cetara e Cava de’ Tirreni, ai presidenti dell’Ato 4 e dell’Ausino e ai liquidatori del Siis, dunque, il segretario per risolvere la problematica. "In distonia con i provvedimenti assunti dall’assessore regionale all'Ambiente, Giovanni Romano, che ha annunciato lo stanziamento di importanti fondi per il miglioramento delle qualità delle acque del mare della provincia di Salerno, le acque reflue di Vietri su Mare e di una parte del Comune di Cava de’ Tirreni sversano ancora a poca distanza dalla marina", osserva Buono.

"Bellacosa deve convocare, ad horas, i rappresentanti di tutti gli Enti coinvolti nella specifica questione perché si assumano gli atti necessari prima dell’inizio della stagione balneare", ha concluso Buono.

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