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Cronaca Agropoli

Agropoli: è morto uno dei due ultimi Falchi Pescatori in Italia, forse ucciso

Il falco pescatore (Pandion haliaetus Linnaeus è un uccello della famiglia Pandionidae ) è ormai scomparso dall'Italia, ma ne erano nati due esemplari in Maremma ai quali era stato applicato anello e GPS

Un venerdì triste, quello trascorso. E' stato rinvenuto senza vita, infatti, uno degli ultimi due esemplari di Falco Pescatore esistenti in Italia. E ciò che è peggio è il fatto che potrebbe essere stato ucciso. Ma andiamo con ordine: il presidente Wwf Campania Piernazario Antelmi, venerdì, è stato contattato da Pasquale Raia, responsabile del Frullone Cras di Napoli, per provvedere ad un controllo ad Agropoli, lungo la litoranea in direzione Capaccio, sul fiume Solofrone, per ritrovare un falco pescatore al quale avevano applicato un GPS, con tanto di pannellino solare.

Il segnale però da alcuni giorni era fermo allo stesso punto e la temperatura era sui 5 gradi: iniziate le ricerche, nonostante la violenta pioggia, lo splendido esemplare è stato rinvenuto, ma purtroppo privo di vita. "Si era sperato fino alla fine di trovare solo il GPS o di non trovare nulla per non perdere la speranza che fosse ancora vivo e di vederlo prima o poi volteggiare nel cielo deliziandoci con il suo spettacolare volo - raccontano dal Wwf -  Il falco pescatore (Pandion haliaetus Linnaeus è un uccello della famiglia Pandionidae ) è ormai scomparso dall'Italia ma ne erano nati due esemplari in Maremma ai quali era stato applicato anello e GPS, tutti e due ad agosto avevano spiccato il volo recandosi in Campania. Uno, poi, si era diretto in Abruzzo, l'altro è rimasto qui nelle vicinanze del fiume Solofrone". Non si sa se sia stato sparato o sia rimasto folgorato dai fili della luce. Il Cras di Napoli farà chiarezza sulle cause della morte.

Intanto, super lavoro per le guardie giurate del Wwf di Salerno anche sabato sera, quando, durante un controllo antibracconaggio, nei pressi di un laghetto artificiale del comune di Montesano sulla Marcellana, hanno notato la presenza di alcuni bracconieri che esercitavano la caccia con mezzi vietati, quali il richiamo acustico e il faro utilizzato per ricercare ed abbagliare la avifauna selvatica, ma a causa della scarsa visibilità dovuto all'orario ed al numero ridotto di agenti, non è stato possibile identificarli.

Solo un bracconiere non è riuscito a scappare: allertati i Carabinieri, dunque, l'uomo è stato denunciato e portato in caserma. Sequestrati, dunque, un fucile da caccia, 150 cartucce, 1 richiamo acustico, 1 batteria  completa di faro artigianale ed un binocolo. Inoltre gli sono state contestate 650 euro di violazioni amministrative in quanto esercitava la caccia in orario non consentito, senza autorizzazione e senza annotazione sul tesserino regionale.

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