Alta velocità e sorpassi azzardati sulla Sp25a: "La gente rischia la vita"
Il legale Antonio Di Muro scrive alla nostra redazione per denunciare quanto avviene, quotidianamente, lungo la principale strada di collegamento tra Salerno e i Monti Picentini
E’ la principale strada di collegamento tra Salerno e i comuni Picentini. Per questo, quotidianamente, è attraversata da migliaia di automobili. Stiamo parlando della Strada Provinciale 25a che parte dal cementificio e arriva fino alle aree urbane di San Cipriano Picentino e di Giffoni Sei Casali, da dove, poi, si raggiunge anche Giffoni Valle Piana.
La denuncia
Una strada che presenta diverse criticità. “Sia la mattina che la sera - denuncia l’avvocato Antonio Di Muro - è percorsa da automobilisti che per la maggior parte dei casi corrono ad alta velocità, superando il doppio dei 50 km/h nei pressi di centri abitati come Campigliano di San Cipriano Picentino e Malche di Giffoni Sei Casali, compreso la strada che da Malche si può raggiungere Giffoni Valle Piana. La cosa più grave è che quasi ogni giorno sulla percorrenza da Fuorni a Giffoni, sia verso Sei Casali che verso Valle Piana, ci sono inoltre automobilisti che sorpassano pericolosamente con striscia continua, mettendo a repentaglio la vita delle persone”.
La colpa, secondo l’avvocato Di Muro, è delle istituzioni: “Dato che la strada è di competenza della Provincia di Salerno, allora nessuno amministratore dei comuni, dove questa strada è percorsa, si prende la briga di intervenire politicamente promuovendo una conferenza di servizi per far montare su questa strada alla Provincia di Salerno degli autovelox e dei dossi stradali vicino ai centri abitati e frequentati soprattutto da famiglie”. Poi ricorda che “sulla Fuorni-Giffoni in passato sono accaduti anche incidenti mortali”. Insomma, “basterebbe il buon senso ma anche le precauzioni antivelocità per prevenire gli incidenti stradali”. “Sono certo – conclude l’avvocato Di Muro – che eventuali dossi, telecamere al punto giusto e autovelox potrebbero davvero salvare in quella zona le vite umane”.