Truffa sui parcheggi ad Amalfi, Riesame riduce sospensioni per alcuni indagati
Sono state ridotte le misure interdittive a sei parcheggiatori di Amalfi indagati e sospesi per un anno dall'esericizio di pubblico ufficio. I giudici del Riesame di Salerno hanno parzialmente accolto l'appello presentato dalle difese
Sono state ridotte le misure interdittive a sei parcheggiatori di Amalfi indagati e sospesi per un anno dall'esericizio di pubblico ufficio. I giudici del Riesame di Salerno hanno parzialmente accolto l'appello presentato dalle difese: per tre di loro la sospensione dall'esercizio di pubblico ufficio è stata dimezzata (da 1 anno a 6 mesi), per due ridotta ad 8 mesi e per uno a 9 mesi.
Il resto dei provvedimenti
Il tribunale ha invece confermato le accuse di truffa aggravata, così come disposto dal gip per sei dipendenti della municipalizzata Amalfi Mobilità. Le indagini dei carabinieri partirono dopo le segnalazioni di alcuni utenti del parcheggio sul porto: era prassi, secondo le accuse, consegnare la somma da pagare per la sosta direttamente all'ausiliario invece che inserirlo nella cassa automatica. Dai sopralluoghi effettuati dai militari e dall'acquisizione di immagini di telecamere, si sarebbe accertato che i parcheggiatori intascavano denaro per la sosta al posto di inserirlo nella cassa automatica, consegnando agli utenti che avevano usufruito del servizio un pass (in realtà scarico) che apriva la sbarra per uscire dal parcheggio. Altre volte, invece avrebbero attivato manualmente la sbarra (utilizzando il pulsante di emergenza) sempre dopo aver riscosso il denaro direttamente dagli automobilisti. Secondo le accuse, centinaia sarebbero stati gli episodi riscontrati per un danno alle casse comunali di circa 10mila euro. Il blitz risale allo scorso settembre.