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Cronaca Angri

Angri, estorsione sui fitti dei beni confiscati: condannato a 5 anni di carcere

I fatti contestati risalgono al 2012, quando l’uomo fu sottoposto alla misura di prevenzione dal tribunale di Salerno, con un decreto di sequestro e confisca di alcuni immobili ad Angri, dal valore di svariati milioni di euro

Estorsione per il fitto a nero di immobili confiscati: scatta la condanna per G.F. Il 60enne, originario di Sant’Antonio Abate ma residente ad Angri, è stato giudicato due giorni fa dal collegio del tribunale di Nocera Inferiore con sentenza di 5 anni e mezzo di carcere. L’uomo, difeso dall’avvocato di fiducia Luigi Senatore, ha visto cadere l’aggravante del metodo mafioso. I fatti contestati risalgono al 2012, quando l’uomo fu sottoposto alla misura di prevenzione dal tribunale di Salerno, con un decreto di sequestro e confisca di alcuni immobili ad Angri, dal valore di svariati milioni di euro. Gli appartamenti, precedentemente dati in locazione a Fontanella, dovevano essere gestiti da un amministratore giudiziario su disposizione dello stesso tribunale.

Ma per la Procura G.F. avrebbe costretto gli inquilini a versare i canoni facendo leva sul suo status criminale. In pratica: le vittime avrebbero pagato i canoni alla curatela e il resto, in nero, a lui. Tutto questo a danno dell’autorità giudiziaria in termini economici. Secondo le indagini, uno degli inquilini abbandonò la casa pur di non pagarlo, a differenza degli altri, che versavano senza protestare. Fino ad una denuncia sporta alla Procura, che cominciò ad indagare quando l'uomo cominciò ad alzare le pretese economiche, aumentando di conseguenza il fitto. Le indagini furono condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia, con G.F. che avrebbe fatto leva sulla sua natura criminale (pur non avendo alcuna sentenza passata in giudicato per camorra) per ottenere ingiustamente i soldi da tutte quelle persone. E qualche volta, anche passando alle minacce vere e proprie. Ieri è giunta la condanna in primo grado, in attesa di leggere le motivazioni della sentenza.

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