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Cronaca Baronissi

Randagi, microchip e cani in fuga: battaglia animalista a Baronissi

L'assocazione "Gli invisibili di mamma Anna" cura randagi e li colloca in stalli, li alimenta e ha chiesto un terreno per il ricovero degli animali. Nel frattempo ha denunciato la fuga di due cani padronali ma deve fronteggiare una petizione presentata ai vigili urbani

La storia che vi raccontiamo narra di amore e cura per gli animali ma anche di "fughe", petizioni e dispetti. L'assocazione "Gli invisibili di mamma Anna", costituitasi da 4 anni a Baronissi ma operante nella Valle dell'Irno ormai da un decennio, si occupa di cani randagi, li custodisce e li colloca in stalli, li alimenta. "Abbiamo chiesto da tempo all'amministrazione un terreno da destinare agli animali, perché non possediamo uno spazio per il loro ricovero", spiega il presidente ddll'associazione, la signora Anna Maria Monetta.

La denuncia e la ricerca

Nel frattempo, lo scorso novembre, alcuni cittadini hanno segnalato le continue fughe di un cane padronale. "Si chiama Rocky - prosegue la signora Monetta - e ha 7,8 anni. Ci siamo messi sulle tracce dei suoi padroni e li abbiamo inviduati. Alla famiglia proprietaria di Rocky abbiamo chiesto di microchipparlo e soprattutto di prestare molta attenzione alle sue fughe, perché un cane libero può mettere non solo in pericolo la propria vita ma anche causare incidenti stradali. Il cane è tenuto a catena. Abbiamo anche intuito il motivo delle continue fughe di Rocky: la stessa famiglia possiede da alcuni mesi un cane Labrador. Pure questo cucciolo è solito scappare. In questo caso, si tratta di cane microchippato. Abbiamo più volte segnalato il problema ai proprietari dei cani ma la replica è stata una raccolta firme. Attraverso una petizione popolare, consegnata ai vigili urbani di Baronissi, queste persone adesso chiedono di avviare controlli negli stalli e sopratutto di far accalappiare tutti i cani randagi dei quali ci prendiamo cura. Si tratta ormai di cani di quartiere, molto vecchi, che non fanno del male a nessuno. Abbiamo il sostegno di tutti gli animalisti e siamo pronti a dare battaglia in tutte le sedi, se dovessimo imbatterci in uno scenario simile. Ho chiesto a queste persone di ritirare la petizione".

La foto che pubblichiamo è tratta dalla pagina facebook "Gli invisibili di Mamma Anna"

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