Donna morta impalcatura Salerno, Cgil: "Non si parli di fatalità"
Il sindacato si esprime a proposito della tragedia costata la vita ad un'anziana
"Nessuno parli di tragica fatalità" è quanto sottolineano CGIL Campania, Camera del lavoro di Salerno e Fillea, la categoria che rappresenta i lavoratori edili, commentando il drammatico incidente che, a Salerno, ha strappato alla vita un'anziana donna rimasta sepolta sotto il crollo di una impalcatura di un palazzo in ristrutturazione.
"Le responsabilità di quanto avvenuto - secondo il sindacato - vanno cercate oltre che nel comportamento della ditta che eseguiva le operazioni di smontaggio, anche nella quasi totale assenza di controlli che gli organi di vigilanza sarebbero tenuti a fare. Come è possibile che durante una così delicata operazione, che solo aziende con determinati requisiti possono svolgere, una persona si trovasse così in prossimità del cantiere?".
"Tutto ciò - prosegue la nota - accade a pochi giorni dalla giornata mondiale sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e questo dovrebbe indurci ad accelerare e sostenere la discussione che la Fillea è impegnata a chiedere con forza sulla contrattazione d'anticipo e sulla regolazione dei cantieri prospicienti alla strada".
"Il dramma consumato stamane - conclude il comunicato - ci impone di discutere dell'impatto dei cantieri sul territorio circostante e del disagio che ciò costituisce per la vita del cittadino. La CGIL Campania, la Camera del lavoro di Salerno e la Fillea sono vicini al dolore della famiglia della signora e fiduciose nel lavoro della magistratura, si augurano che quanto prima venga fatta chiarezza sulle dinamiche e sulle responsabilità affinché vengano trovate e punite le persone colpevoli di questa tragedia".