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Cronaca

Aumentano gli asili nido nel Salernitano, la Regione Campania ne apre altri 32

Il governatore Stefano Caldoro: "Diamo una risposta forte e concreta alle fasce più giovani, alle famiglie campane. Grazie al nostro lavoro non siamo più gli ultimi d'Italia"

E’ stato presentato questa mattina il piano regionale per la famiglia e l’infanzia. Entro il 2015 saranno pronti nelle cinque province della Campania altri 101 nuovi asili nido destinati alla prima infanzia (0-36 mesi), che si aggiungeranno ai 20 già in funzione.  Per sostenerne il funzionamento, la Giunta guidata dal presidente Stefano Caldoro ha programmato ulteriori 17 milioni di euro, di cui 10 destinati alla gestione di tutte le strutture. Le altre somme saranno invece versate al sostegno economico di nuclei familiari con a carico persone non autosufficienti (6 milioni) e al Terzo Settore per le azioni di supporto ai servizi domiciliari. In totale i 121 asili nido del piano straordinario attiveranno 4800 posti.  I 20 asili già aperti e funzionanti in Campania si trovano nei s comun di Lioni (Av); Liveri, San Paolo Belsito, Castellamare di Stabia, 5 a Napoli città, Acerno, Sala Consilina, Scala, Cava dei Tirreni, Atena Lucana, 3 a Salerno città, Baronissi, Battipaglia, Fisciano.

“Si tratta - spiega l’assessore regionale alle politiche sociali Bianca D’Angelo - di un impegno mai realizzato da nessuna Giunta precedente, una azione che riempie di contenuti quelle che si definiscono ‘politiche di conciliazione’ a favore della donna e quindi della famiglia, di cui gli asili nido costituiscono un tassello fondamentale, oltre che rappresentare un diritto per il bambino. E’ importante sottolineare anche il risultato colto dall’Assessorato alle Politiche sociali dal punto di vista amministrativo: alle risorse storicamente disponibili, ovvero ai fondi europei per il welfare dell’infanzia, siamo riusciti ad aggiungere consistenti fondi per la gestione e il sostegno dei costi e dei servizi integrativi o sperimentali. Possiamo - aggiunge - definire questo stanziamento, contenuto nella delibera da 17 milioni di euro per la famiglia, una sorta di sostegno alle startup proprio perché vogliamo che i nostri nuovi asili, i cui lavori sono ormai in corso di ultimazione, possano funzionare al meglio”.

Molto soddisfatto per il risultato raggiunto anche Stefano Caldoro: “Diamo una risposta forte e concreta alle fasce più giovani, alle famiglie campane. Una grande risposta. I numeri e le scelte di programmazione messe in campo parlano chiaro. Grande dal punto di vista dell’attesa, perché eravamo l’ultima regione italiana anche su questo, grazie a chi ci ha lasciato così, e grande per risorse ed impatto. L’assessore D’Angelo è impegnatissima in questo rush finale. Una ventina di asili sono già in funzione, altri sono in corso di realizzazione. Lavoriamo per raggiungere tutti gli obiettivi". Per il governatore "la regione cresce sull’infanzia ed è vicina concretamente alla mamme, alle famiglie che hanno bisogno di sostegno, assistenza e formazione per i più piccoli. In questi anni sono state infatti le famiglie, soprattutto da noi ed al Sud, a sostituirsi allo Stato. Sono state le famiglie, che non possiamo lasciare più sole, a costruire welfare perché avevamo poche strutture. “Invertiamo la rotta anche grazie alla collaborazione con i comuni. Bisogna confinare su questa strada. La regione si sostituisce ad altri che fanno poco ed al legislatore nazionale che sul tema continua a penalizzare i cittadini campani ed il Mezzogiorno. La distribuzione dei fondi statali è infatti iniqua, non tiene conto del fabbisogno e delle reali esigenze, non premia chi compie gli sforzi maggiori”

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