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Cronaca

Scandalo appalti e cooperative sociali: Savastano si difende e tira in ballo Credendino e Salsano

Accompagnato dal suo legale Cecchino Cacciatore, ha risposto per due ore alle domande del giudice per le indagini preliminari, Gerardina Romaniello, e dei pm Guglielmo Valenti ed Elena Cosentino

In due ore d'interrogatorio, accompagnato dal suo legale Cecchino Cacciatore, il consigliere regionale Nino Savastano, finito aglik arresti domiciliari per lo scandalo su appalti e coop, ha risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari, Gerardina Romaniello, e dei pm Guglielmo Valenti ed Elena Cosentino. Durante l'interrogatorio, ha spiegato che i contatti con Zoccola erano stati ristabiliti per conto di “terze persone”. Savastano avrebbe tirato in ballo Domenico Credendino ed Adolfo Salsano. Lo scrive il quotidiano La Città. Il primo è ex commissario di polizia e presidente della fondazione Carisal; Salsano, invece, è il secondo funzionario comunale a Salerno, attuale presidente del Consiglio comunale di Cava de’ Tirreni, nel periodo che ha preceduto le elezioni.

I dettagli


"Non ho nulla a che fare con il rinnovo degli appalti alle cooperative sociali di Zoccola e degli altri", avrebbe dichiarato il consigliere regionale ed ex assessore ai servizi sociali del Comune di Salerno. In due ore di interrogatorio di garanzia, sono stati esaminati tutti i passaggi dell'ordinanza e anche le intercettazioni telefoniche. Savastano ha fornito la propria versione dei fatti.

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