Blitz della Dia al Comune di Scafati: nei guai il sindaco Aliberti e Monica Paolino
La Dia e i carabinieri di Nocera Inferiore hanno perquisito anche le abitazioni di alcuni dipendenti dell'amministrazione scafatese ed hanno sequestrato documenti relativi ad alcuni appalti
Blitz a sorpresa questa mattina della Dia (Direzione Investigativa Antimafia) a casa del sindaco di Scafati Pasquale Aliberti, del fratello Aniello (in via Aquino) e negli uffici comunali. Gli uomini dell’Antimafia insieme ai carabinieri di Nocera Inferiore hanno sequestrato documenti su appalti e lavori pubblici svolti nella città dell’Agro. Per questo motivo le perquisizioni si sono estese anche alla casa della segretaria comunale Immacolata Saia e a quella di un membro dello staff comunale. Loro quattro, insieme a Monica Paolino, moglie del sindaco Aliberti e presidente della commissione Antimafia della Regione Campania sarebbero accusati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, concussione, corruzione, scambio elettorale politico-mafioso ed abuso d'ufficio.
Nel corso delle attività, presso la sede del Comune di Scafati, è stato eseguito un decreto di sequestro di documentazione relativa all'aggiudicazione di appalti pubblici tra cui quello relativo alla realizzazione del polo scolastico comunale dell'importo di circa 6 milioni di euro, al conferimento di incarichi a tempo determinato ai dirigenti dell'Ente e alle determine inerenti i lavori di riqualificazione urbanistica e stradale. La Dia ha effettuato perquisizioni anche a Napoli ed Aversa. Le indagini, partite a seguito dell'esplosione di un ordigno rudimentale avvenuta a Scafati il 10 novembre 2014 davanti all'abitazione dei coniugi Cuomo D'Alessandro rispettivamente cognato e sorella del consigliere comunale di minoranza Vittorio D'Alessandro, hanno consentito di focalizzare l'attenzione sull'aggiudicazione di alcuni appalti pubblici che si ipotizza illeggittima.