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Cronaca

Sentenza attesa per Ottavia Voza (Arcigay): anche sui documenti ora è donna

Lei non è entrata in sala operatoria per completare il suo percorso di cambiamento, ma sui suoi documenti da oggi è una donna a tutti gli effetti

"Semplicemente. La sentenza ci è stata notificata. In questo istante. Condivido qui questa intensa emozione. E passano per la mente tutti i momenti in cui abbiamo dovuto spiegare chi siamo a chi ha bisogno di un nome e di un codice fiscale per identificarti e per decidere che sei una persona congrua. Per me cambia niente, resto la stessa persona. Semplicemente vivrò meglio". Con queste parole ieri Ottavia Voza, presidente provinciale di Arcigay ha reso nota su Facebook una delle prime pronunce che riconoscono il diritto all’autodeterminazione e non subordinano la riattribuzione anagrafica del sesso alla riattribuzione chirurgica primaria del sesso stesso.

Lei non è entrata in sala operatoria per completare il suo percorso di cambiamento, ma sui suoi documenti da oggi è una donna a tutti gli effetti. Si tratta del primo caso riconosciuto dal tribunale di Salerno ed il quindicesimo in Italia. Tanti i messaggi di felicitazioni per il nuovo traguardo per il presidente di Arcigay.

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