Promuovere il progetto di allestimento di un giardino dell'arte e lanciare una "chiamata alle arti" rivolta a tutti coloro che intendano vivere momenti di socializzazione e di partecipazione, al fine di motivare la cittadinanza alla solidarietà e alla partecipazione attiva. Con questi nobili obiettivi nasce il progetto "Volontari per il giardino dell'arte", presentato stamattina a Palazzo di Città. E' ideato dall'associazione Humus in collaborazione con il gruppo L'Arte in Opera che lo scorso ottobre fu già protagonista al Parco Pinocchio con interventi di street social e arredo urbano.

Stavolta il fronte della creatività si sposta dal 22 aprile nel giardino della sede di Humus, organizzazione di volontariato che opera a Rufoli di Ogliara. Humus, che realizza attività formative e di stage per la diffusione dell’arte della manipolazione dell’argilla e la decorazione della ceramica coinvolgendo persone con diverse disabilità psicofisiche, anziani, bambini e giovani, immigrati ed adulti fuori dal mercato del lavoro, avrà al proprio fianco architetti, creativi ma anche semplici volontari. Il braccio operativo sarà L'Arte in opera, rappresentata in conferenza stampa dall'architetto Valentina Cirillo. "Realizzeremo sedute e tavoli all'aperto - ha spiegato - elementi decorativi su pareti, sistemazione di percorsi per disabili. Pensiamo anche agli orti di quartiere e alla coltivazione di erbe aromatiche per abbellire il giardino ma anche per coinvolgere le persone".

"Welfare partecipato - l'ha definito Lauretta Laureti, poresidente di Humus - il progetto comincerà con una passeggiata sul Lungomare di Salerno con veicolo ecologico. Effettueremo una vera e propria chiamata alle arti, inviteremo le persone a collaborare con noi. Nel giardino dell'arte c'è posto per tutti: idraulici, imbianchini, architetti, creativi, artisti. I lavori cominceranno il 22 aprile con la sistemazione del giardino e la creazione di una fontana artistica. Siamo presenti a Rufoli interagendo anche con il Museo Città Creativa e con le Fornaci De Martino. Questa iniziativa, dunque, servirà a riappropriarci delle nostre radici e del nostro territorio".