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Cronaca

L'Asl Salerno assume 30 ostetriche, l'ira del sindacato: lettera a De Luca

Tomasco (Nursid): "Ancora una volta assistiamo a prese di posizione senza che il relativo Capo Dipartimento interessato sia stato benché minimamente interpellato"

L’Asl Salerno recluta trenta ostetriche da utilizzare per sei mesi – già da aprile soprattutto presso gli ospedali di Battipaglia, Nocera Inferiore e Sapri – facendo ricorso all’agenzia interinale che già fornisce personale infermieristico”. Tutto nelle more dell’espletamento della mobilità per concorso finalizzata all’assunzione di 20 ostetriche, in forza della quale sono state ammesse 141 domande, per cui le procedure non saranno brevi e poi andranno previsti almeno tre mesi per l’ottenimento dei necessari nulla osta da parte delle Amministrazioni di appartenenza”. La delibera del Commissario Straordinario Mario Iervolino, seppur dettata dall’impellenza di evitare il blocco delle attività, di fatto contrasta con gli inviti continui della Regione Campania ad evitare il ricorso a tale modalità di reclutamento.

La nota

Il sindacato Nursid, tramite il segretario Biagio Tomasco, chiede delucidazioni tramite una nota inviata al commissario dell’Asl, ai sub commissari, al capo dipartimento Materno Infantile e, per conoscenza, al governatore della Campania Vincenzo De Luca: "Innanzi tutto, sebbene non ne facciamo formalmente parte, almeno per ora, dell’Organismo Paritetico dell’Innovazione, non capiamo come mai tale azione, il reclutamento di personale interinale, non sia stata partecipata ai componenti ai sensi dell’art. 59 comma 8 del Ccnl 21 maggio 2018, cosa di per sé già abbastanza inusuale e che mina alle fondamenta la solidità di detto istituto, né tantomeno si può invocare l’urgenza del provvedimento atteso che di detta carenza se ne stia parlando da mesi ormai”. Poi il sindacalista denuncia: “Ancora una volta assistiamo a prese di posizione senza che il relativo Capo Dipartimento interessato sia stato benché minimamente interpellato, sebbene tale tematica investa in maniera generale tanto la gestione del personale, quanto la funzionalità delle strutture incidenti nel relativo dipartimento”.

Per Tomasco “magari si sarebbe potuto appurare che vi fosse, tra il personale ostetrico, qualche unità (sette) che svolgano funzioni diverse da quelle per le quali sono state assunte”.  Relativamente alla ratio per la quale è stato adottato tale provvedimento “ ravvediamo – scrive ancora il segretario Nursid - alcune imprecisioni che essenzialmente si possono ricondurre ad un’errata interpretazione del dettato normativo e contrattuale regolante la materia, difatti ai sensi dell’art.36, comma 2, del D.Lgs.n.165/2001 per prevenire fenomeni di precariato, le amministrazioni pubbliche, nel rispetto delle disposizioni del citato articolo, sottoscrivono contratti a tempo determinato con i vincitori e gli idonei delle proprie graduatorie vigenti per concorsi pubblici a tempo indeterminato”. Ora – aggiunge – “considerato che la graduatoria di che trattasi non sia mai potuta nascere, proprio a causa del provvedimento in parola, altro non si è fatto che aggirare la norma generale che regola il reclutamento di personale interinale da agenzie terze”.

I quesiti

Nella nota, inoltre, Tomasco pone dei quesiti specifici ai destinatari: "Come mai codesta spett.le azienda non ha preso in considerazione, per come fatto finora, la possibilità di reclutare detto personale ostetrico dalle vigenti graduatorie di mobilità in regione Campania?. Come mai non è stata fatta una gara ad evidenza pubblica, ampliando,eventualmente, la platea dei soggetti terzi interessati a fornire dette prestazioni interinali, nel mentre ci si è affidati ad una società già operante nei confronti dell’AslSalerno per la fornitura di personale interinale? Come mai a fronte di una mobilità per 20 unità di personale ostetrico intentata dall’Asl Salerno, oggi si procede all’immissione di 30 unità di personale ostetrico? Era sbagliato il fabbisogno”. Insomma, “oggi l’Asl Salerno vara le condizioni per creare nuovi schiavi del lavoro precario, cosa che considerate tutte le altre carenze di personale oggi insistenti nell’Asl Salerno, rappresenta un vulnus non accettabile che potrebbe essere esteso per analogia a tutte le altre categorie di lavoratori e a cui ci opporremo con tutte le nostre forze, atteso che, per come diciamo da mesi oramai, l’unica vera speranza per le aziende salernitane di recuperare personale, passi essenzialmente per il concorso unico provinciale dedicato a tutte le figure mediche e di comparto oggi carenti e che non smetteremo mai di chiedere” conclude il sindacalista.  

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