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Venerdì, 31 Marzo 2023
Cronaca Agropoli

Sequestro di beni per circa 25 milioni di euro: nei guai un imprenditore di Agropoli

In base agli accertamenti svolti dalla Guardia di Finanza è emerso che successivamente alla misura, l’imprenditore, al fine di eludere le disposizioni in materia di misure di prevenzione, si sarebbe avvalso di diversi prestanome

Trasferimento fraudolento di valori, autoriciclaggio e impiego di beni e denaro di provenienza illecita: queste le pesanti accuse per diverse persone. Oggi, all’esito di complesse indagini di natura economico-finanziaria, il Nucleo di Polizia Tributaria – G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Salerno ha sottoposto a sequestro numerosi e ingenti beni immobili e quote aziendali per un valore stimato di circa 25 milioni di euro. A disporre la misura, la Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, come stabilito dal decreto di sequestro emesso dal gip nell’ambito del procedimento penale che riguarda un imprenditore di Agropoli, di fatto operante nel settore edile e del commercio di autoveicoli, già destinatario, nel 2013, di una misura di prevenzione patrimoniale, in quanto sottoposto a procedimenti penali per usura ed estorsione. Le altre persone coinvolte nelle vicende illecite sono a vario titolo indagate per gli stessi reati.

In base agli accertamenti svolti dalla Guardia di Finanza è emerso che successivamente alla misura, l’imprenditore, al fine di eludere le disposizioni in materia di misure di prevenzione, si sarebbe avvalso di diversi prestanome, per lo più provenienti dall’ambito familiare, ai quali avrebbe intestato numerosi beni e quote di società, oggi sottoposti a sequestro. Le società a cui sono stati posti i sigilli sono la Centro Auto A.P. srl, la A.&P. Costruzioni generali srl, la Ma.ri. srl, la Ice Factory srl, la P.ca.sa. Costruzioni srl e la Auto Centro srl, tutte operanti nel settore edile, nonché la Centroauto Abbate srl e la Centro Auto di Longobardi Giovanni & Co. snc, attive invece nel settore del commercio di autoveicoli. Sono, inoltre, stati sottoposti a sequestro altri beni di ingente valore economico. Si tratta di circa un centinaio tra terreni e fabbricati situati in varie località del Cilento e di nove cantieri edili aperti, con opere in corso per la realizzazione di decine di appartamenti tra Agropoli e Castellabate. Dalle indagini è emersa anche la cointeressenza dell'imprenditore nella gestione di un noto ristorante salernitano. Da rimarcare il fatto che, dagli accertamenti svolti, è emerso che l'uomo dichiarava redditi esigui, ai limiti della soglia di povertà. Contemporaneamente al sequestro, sono state eseguite numerose perquisizioni in provincia di Salerno, Napoli e Roma, presso le abitazioni e anche alcune delle sedi delle società coinvolte nella vicenda.

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