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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Zona Porto / Via Ligea

Riforma dei porti: il Consiglio di Stato contro la deroga voluta da Campania e Liguria

La Commissione Speciale, chiamata a dare un parere sul testo della riforma uscito fuori dalla Conferenza Stato Regioni, ha consigliato al Governo di non affievolire lo schema legislativo con deroghe che potrebbero affievolire la ratio della riforma

Non c'è pace per il porto di Salerno. Dopo la Conferenza Stato Regioni del 31 marzo, durante la quale è stato votato all'unanimità l'emendamento proposto da Campania e Liguria che prevedeva un congelamento degli effetti della riforma per 36 mesi, infatti, è giunto il parere della Commissione Speciale del Consiglio di Stato che ha dato parere al Governo sul testo modificato dalla Conferenza. "La Commissione - si legge nel parere del Consiglio di Stato - segnala sul punto che tale modifica, che introduce una deroga così rilevante alla ratio riorganizzatrice della riforma (senza peraltro addurre ragioni oggettive che possano giustificarla), potrebbe vanificare il raggiungimento degli obiettivi con essa perseguiti, attraverso l’introduzione di un regime transitorio di non trascurabile durata, nel quale le neo-istituite Autorità di settore portuale dovrebbero coesistere con le vecchie Autorità portuali". 

"Allo stato - spiega la Commissione - in questa prospettiva è comunque valutabile con favore il rafforzamento dei poteri delle Autorità di sistema portuale, con la nuova elencazione e definizione recata dall’art. 6, comma 4, l. n. 84 del 1994, come modificato dalla disposizione in esame dello schema di decreto legislativo, che si raccomanda di non affievolire con deroghe rispetto al testo originario". Insomma il Consiglio di Stato ha, da un lato, appoggiato il testo originario della riforma e dall'altro attaccato le regioni ree di aver votato una proroga, che potrebbe affievolire la ratio della riforma, senza una ragione oggettiva.

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