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Cronaca Agropoli

Agropoli, guerra degli autovelox: presentata interrogazione al Comune

Il consigliere comunale ha invitato l'Ente a produrre documentazione sull'autovelox di Agropoli ma ha ricevuto solo un certificato di taratura ed autorizzazione per le spire elettromagnetiche

Segnalazioni, richieste di chiarimenti, repliche e carteggi ad Agropoli viaggiano ad alta velocità, quasi quanto le autovetture che percorrono la Cilentana, tra le uscite Nord e Sud. La nuova tappa dell’intricata vicenda legata agli autovelox cittadini vede ancora protagonisti il Comune cilentano e il consigliere Emilio Malandrino. Dopo aver chiesto l'intervento del Prefetto ad agosto e poi scritto al Ministero a settembre, il consigliere comunale lo scorso 20 gennaio ha invitato l’Ente a produrre documentazione relativa agli atti “Autovelox di Agropoli”, ricevendo cinque giorni dopo un certificato di taratura ed autorizzazione della Provincia di Salerno.

“La conferma autorizzativa non si riferisce all’apparecchiatura T-EX-SPEED ma a non meglio precisate apparecchiature – spiega, però, Malandrino – ed è servita solo a confermare l’installazione delle spire elettromagnetiche”. Dunque il carteggio prosegue. “Non essendoci alcuna autorizzazione confermativa riguardo l’autovelox – prosegue il consigliere nella propria lettera inviata alla polizia municipale, al sindaco, all'assessore al bilancio e al segretario generale – il Comune di Agropoli chiarisca se tali autorizzazioni, risalenti all’arco temporale 2013-2015, siano riferite esclusivamente all’installazione di spire elettromagnetiche per la rilevazione della velocità e non ad apparecchio Autovelox T-EXPEED, se esistano autorizzazione e conferma all’installazione di autovelox. In mancanza di autorizzazione, il consigliere ritiene “necessario ed imprescindibile sospendere o rimuovere l’apparecchiatura autovelox per evitare, nel prossimo futuro, da parte degli utenti della strada oggetto di verbalizzazioni, eventuali inevitabili ricorsi ed onerose richieste di rimborsi con relativo aggravio di spese che l’Ente potrà e dovrà sostenere per diverse centinaia di migliaia di euro”. 

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