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Cronaca San Cipriano Picentino

San Cipriano Picentino, sterminio di randagi: avvelenati con la stricnina

Una strage di cuccioli e adulti, a San Cipriano Picentino. I randagi sono stati uccisi con un potente veleno. Nella stessa zona, poco più di un mese fa, fu sparato Lucky, cane attualmente paralizzato, ospitato da una volontaria

Non sono trascorsi neppure due mesi, da quando Lucky, un cucciolone senza famiglia che vagava nei boschi di San Cipriano Picentino in compagnia dei suoi amici di coda, fu colpito alla schiena da un proiettile, perdendo l'uso delle zampe. In quella stessa zona, nei pressi di parco Coriglione, lunedì si è consumata una strage di cani, ritrovati privi di vita da alcuni volontari della Lega per la Difesa del Cane che, tra sconcerto e dolore, hanno contato una decina di cadaveri. Uccisi dalla stricnina, un potente veleno che, prima di bloccare la respirazione, provoca disumane sofferenze, adulti e cuccioli senza famiglia sono stati sterminati senza pietà.

Una tragedia annunciata, secondo gli animalisti: "L'amministrazione comunale di San Cipriano non si è mai seriamente preoccupata dei randagi - hanno detto i volontari - Non ha, infatti, ad oggi avviato un programma di sterilizzazione e raramente ha provveduto a mantenere gli animali in canile. Il proliferare del randagismo nella zona, pertanto, era prevedibile".

Come prevedibili erano i conseguenti timori dei residenti nei confronti dei branchi. Il veleno, intanto, non ha risparmiato neppure alcuni animali domestici che, giocando con i randagi, sono incappati nella stricnina. Attendendo che l'amministrazione prenda immediati provvedimenti, risparmiando altre vite canine, la Lega del Cane esprime tutta la sua amarezza per quanto avvenuto: "Di stragi del genere, non si dovrebbe mai sentir parlare".

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