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Cronaca

Arturo Monetti, bagnino-eroe: "Così ho salvato l'anziano colto da malore in mare"

Ha solo 18 anni, vive a Salerno ed è assistente bagnante al Lido dell'Esercito. Grazie al suo tempestivo intervento una persona di circa 60 anni non è più in pericolo di vita

Ha solo 18 anni, ma ha già dimostrato a tutti che fare il bagnino non è affatto una passeggiata. Anzi, indossare canotta e berretto rosso significa avere sempre e comunque sangue freddo per rimanere lucidi soprattutto quando si ha davanti agli occhi una persona in pericolo di vita. Stiamo parlando di Arturo Monetti Junior, il giovane bagnino-eroe dello stabilimento balneare dell’Esercito di Salerno che, sabato scorso, ha salvato un anziano colto da malore in mare. Nonostante la giovanissima età, Arturo con coraggio e senza lasciarsi prendere dal panico ha soccorso l’uomo mettendo in pratica tutto ciò che ha imparato nel corso degli anni. Non è stato facile, certo, ma grazie al suo tempestivo intervento ora quella persona sta bene. E lui ora è di nuovo al suo posto a fare il suo dovere.

Arturo, sui giornali sono uscite ricostruzioni diverse su quanto accaduto sabato scorso al lido dell’Esercito. E’ vero che sei stato tu a salvare l’anziano che non si è sentito bene?
“Si, in effetti anche io ho avuto modo di leggere e sentire versioni contrastanti sull’ accaduto, persone che addirittura si sono vantate di aver salvato da una morte sicura la persona in preda al malore”. 

Cos’è successo realmente?
“Erano circa le 11,30 quando la mia attenzione è stata attirata dalle grida dei bagnanti provenienti dallo specchio d’acqua antistante il lido balneare dell’Esercito dove svolgo l’attività lavorativa di assistente bagnante dal giorno in cui ho conseguito il diploma di allievo ufficiale di coperta all’Istituto Tecnico Nautico di Salerno. Le persone che invocavano aiuto stavano trasportando a riva una persona esamina di circa 60 anni. Dopo averli aiutati ad adagiare la persona sul bagno asciuga della spiaggia mi sono assicurato che venissero allertati i soccorsi”.

Quando ti sei accorto che il signore era in pericolo, cosa hai fatto?
“Forte della formazione avuta al corso di assistente bagnate e di primo soccorso in qualità di soccorritore della Misericordia di Salerno, dopo essermi assicurato nuovamente che fosse stata allertata la centrale operativa del 118, ho posto il malcapitato in posizione fetale. Coordinato e diretto da un medico, ospite occasionale dello stabilimento balneare, ho incominciato a praticare le operazione affinchè venissero espulsi i liquidi ingeriti dall’uomo. Giunto immediatamente sul posto l’equipaggio dell’autoambulanza rianimativa di tipo “A” del 118, ha proseguito le operazioni per stabilizzare il paziente in modo da poter essere trasportato presso l’ospedale San Leonardo”.

Hai avuto difficoltà o paura?
“Faccio l’ assistente bagnante nel periodo estivo da tre anni. Li ho eseguiti presso lo stabilimento balneare dei Carabinieri per i primi due e quest’anno sono stato destinato in quello dell’Esercito. Durante la mia attività ho avuto modo più volte di aiutare bagnanti ma non in situazioni così critiche. Mi chiedi se ho avuto paura? Chi non ha paura non è cosciente di quello che fa. La paura in questi casi subentra, è una costante, ma lascia subito il posto all’abnegazione, al senso civico e alla voglia di salvare in silenzio e all’ombra di un ombrellone rosso vite umane lasciando che altri si prendano i meriti”.
 
Qual è il compito principale di un assistente bagnante? “E’ quello di garantire la sicurezza dei bagnanti di una piscina o di uno stabilimento balneare, avendone la responsabilità sia sotto l’aspetto civile che penale e non di avere comportamenti da prime donne”.  
 

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