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Cronaca

Bimba morta al Santobono, ipotesi di maltrattamenti prima del ricovero

La bimba di Pontecagnano spirata lo scorso ottobre a Napoli, sarebbe morta per un grave trauma cranico, secondo l'esame autoptico

La bimba di appena 2 mesi spirata lo scorso ottobre a Napoli, sarebbe morta per un grave trauma cranico, secondo l'esame autoptico. La Procura aveva aperto un’inchiesta con 43 indagati: fratture rinvenute su entrambe le regioni parietali della testa e al lato sinistro della cassa toracica. Ai medici, dunque, occorrono altri due mesi per chiarire la natura di quelle fratture. Pare che le lesioni risalgano ad una data antecedente a quella del trasporto d’urgenza all’ospedale Santobono di Napoli, almeno di 2 settimane. Potrebbe aver subito dei maltrattamenti prima di essere soccorsa e trasportata al nosocomio.

Ad oggi, non vi sarebbero negligenze da parte di medici e infermieri che l’hanno avuta in cura. Sul registro degli indagati, non solo tutto il personale sanitario, ma anche i genitori che agli inizi di ottobre trovò la neonata priva di sensi e chiese l’intervento del 118. La bambina morì al Santobono di Napoli il 14 ottobre, ma l’inchiesta fu affidata alla Procura di Salerno. La piccola vittima nacque a San Severino prematuramente e fu quindi trasferita presso il reparto di terapia intensiva di Nocera. Dopo essere stata dimessa, il ritrovamento della bimba priva di sensi da parte dei genitori: fu portata d’urgenza al “Ruggi” ed un elisoccorso la condusse al Santobono di Napoli, dove, purtroppo, si è spenta. Si indaga.

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