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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Amica Banca: assegno di 50mila euro alla Caritas di Salerno

La sede di via Bastioni ha ospitato la cerimonia di donazione. La somma sarà destinata all'edificazione di una casa d'accoglienza

La sede diocesana della Caritas ha ospitato la cerimonia di consegna dell’assegno di 50mila euro donato da UBI Banca Carime a conclusione del collocamento del Social Bond. La somma devoluta alla Caritas sarà destinata all’edificazione della casa di accoglienza “Madre Teresa di Calcutta” che sorgerà entro un anno e mezzo a Salerno, in zona Picarielli. La struttura è ideata per rispondere ai bisogni delle persone senza fissa dimora, che versano in situazioni di forte disagio sociale, per problemi fisici e sanitari, psichici, di dipendenza, di reddito, di disoccupazione o legati all’immigrazione. I fondi per la realizzazione del primo lotto sono già disponibili: 1,2 milioni di euro. Occorrono altri 800mila euro per il completamento del secondo lotto. I posti letto disponibili saranno 60 tra uomini e donne. Alla conferenza di presentazione hanno partecipato l’Arcivescovo della Diocesi di Salerno-Campagna-Acerno, monsignor Luigi Moretti, il direttore della Caritas diocesana don Marco Russo, il direttore territoriale della UBI Banca Carime Mario D’Amico e il direttore generale Raffaele Avantaggiato. “Nel 2015 hanno bussato nella sede Caritas Diocesana 1163 nuove persone – ha detto don Marco Russo - In totale 3075 persone, sommando vecchie e nuove, con una presenza anche di chi è ritornato due, tre volte. I nuovi arrivati sono 202 italiani, immigrati 201, sportello prestito della speranza 446 persone, 183 allo sportello legale, sportello  lavoro 131.  Il dormitorio, composto da 10 posti letto per uomini e 10 per donne, fa registrare in alcuni giorni il tutto esaurito. Gli ospiti ricevono una piccola colazione al mattino, possono godere del pranzo e possono lavarsi. A Campagna ci sono 91 immigrati ed altri 10 a Campolongo. Molti lavorano nella Piana del Sele ma non hanno una casa. Pure lì c’è un centro d’ascolto con 700 famiglie accolte. L’ultima esperienza è stata attivata proprio oggi con un campo scuola”.

“Abbiamo presentato un impegno diretto della Caritas ma non significa che sia esaustivo – ha aggiunto l’Arcivescovo  Moretti -. Ci sono anche altre realtà associative impegnate nel settore della tossicodipendenza o vicine, ad esempio, alle ragazze madri che mostrano insieme il volto caritatevole della Chiesa. Aumenta a dismisura il numero di chi è sempre più povero e lo dimostra il fatto che sia diventata una prassi ritirare i beni di prima necessità presso il banco alimentare. Questo discorso dell’accoglienza non può interessare solo l’ambito religioso ma dovrebbe coinvolgere la coscienza civile. Invece in molti casi la tentazione è chiudersi in sé stessi facendo prevalere l’indifferenza”.  Per UBI Carime, ecco il direttore generale Avantaggiato: “Non viviamo in una torre ma siamo tutti figli di famiglie normali e veniamo a contatto ogni giorno con i bisogni delle persone – ha detto il direttore generale Avantaggiato - una nostra iniziativa interna che coinvolge i nostri 18mila dipendenti è “Un giorno in dono”. Ogni dipendente, un giorno all’anno, può assentarsi per rimboccarsi le maniche e partecipare ad un’attività solidale, a sostegno di una persona bisognosa. Questo giorno di assenza dal lavoro non è conteggiato nella casella delle vacanze né in quella delle ferie ma è un giorno a carico dell’azienda. Il risparmiatore che ha sottoscritto il bond non perde nulla per quanto riguarda i suoi investimenti ma sa che ha fatto una cosa buona accantonando un euro per una nobile causa. E’ la terza nostra iniziativa a livello nazionale: le prime due a sostegno di San Giovanni Rotondo e del FAI”. 
 

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