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Cronaca Battipaglia

Scandalo appalti a Battipaglia: misure cautelari per altre 5 persone

Oltre al sindaco, è finito ai domiciliari anche l'architetto F.M. e l'ingegnere G.A., funzionario del Comune di Battipaglia

Cinque, le persone raggiunte da misure cautelari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, per gli appalti banditi dal Comune di Battipaglia e ottenuti da ditte legate al clan dei Casalesi. Dopo il sindaco Giovanni Santomauro, finiscono ai domiciliari l'architetto dell'Area Operativa Tecnico Territoriale, F.M. e l'ingegnere G.A., funzionario comunale, al momento irreperibile.

Dietro le sbarre, invece, gli imprenditori N.M. di Casal di Principe e A.G. di Gricignano d'Aversa, ma nel registro degli indagati risultano iscritte altre quindici persone, tra cui un ex assessore comunale di Battipaglia. E poi tecnici e responsabili delle ditte indagate. Avviata nel 2009, quando un ingegnere comunale informò i carabinieri di alcune anomalie nella gestione della gara d'appalto per la ristrutturazione del Muncipio di Battipaglia e la realizzazione della messa in sicurezza di un incrocio, dunque, l'indagine sta facendo luce sull'oscura vicenda che getta un manto di vergogna sul Comune di Battipaglia.

Spazia dalla corruzione aggravata, all'abuso di ufficio, turbativa d'asta, concussione fino a giungere all'intestazione fittizia di beni, l'accusa, per i coinvolti. "Per i due imprenditori è contestata l'aggravante mafiosa che non sussiste per il sindaco e i due tecnici comunali", ha detto il Procuratore della Repubblica di Salerno, Franco Roberti.

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