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Cronaca Battipaglia

Treofan, riunione al Mise ma senza Di Maio: resta l'incertezza per i lavoratori

La sindaca Francese: "C’è sostanzialmente un nulla di fatto e il delegato della Jindal scendeva dalle nuvole, ma almeno questa volta erano presenti". De Luca: "Quando si tratta di difendere l'occupazione il ministro scompare"

Resta un’incognita il futuro dei lavoratori della Treofan di Battipaglia. Ieri si è svolto un primo incontro istituzionale al Ministero dello Sviluppo Economico (assente il ministro Luigi Di Maio, che ha inviato un suo delegato) che, purtroppo, ha dato la svolta decisiva tanto auspicata dai dipendenti dell’azienda che restano in presidio permanente davanti ai cancelli. Al momento l’unica certezza è che venerdì la Jindal (nuova proprietaria dell’impresa) dirà se e quando riprenderà la produzione a Battipaglia, mentre il 24 gennaio ci sarà la presentazione del piano industriale.

Le reazioni

Nel corso del summit al Mise - a cui hanno partecipato anche sindacati, operai, politici -  si è discusso della vertenza, ma dall’azienda ceduta ad una società indiana sarebbero arrivate solo risposte evasive. “C’è sostanzialmente un nulla di fatto – scrive la sindaca Cecilia Francese su Facebook e il delegato della Jindal scendeva dalle nuvole, ma almeno questa volta erano presenti. Confido, inoltre, nel ruolo chiave che il Mise può assumere in questa trattativa visto che la multinazionale indiana è presente con altri stabilimenti in altre regioni e soprattutto c’è da considerare che i terreni della Treofan di Battipaglia ricadono nella Zona Economica Speciale. Ciò potrebbe avere un risvolto importante perché rende ancora più strategico questo stabilimento”.

Critico il deputato del Pd Piero De Luca: “Il ministro Di Maio era ovviamente assente. Dopo la passerella natalizia in azienda, quando si tratta di difendere l’occupazione, il ministro scompare. Noi continueremo da soli, anche senza il sostegno del governo, la nostra battaglia a difesa della dignità dei nostri lavoratori. Valuterò al riguardo anche l’ipotesi di una specifica segnalazione all’Antitrust, per accertare eventuali violazioni delle regole italiane ed europee a tutela della concorrenza del mercato”.

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