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Cronaca

Guardia di finanza, presentato il bilancio delle attività 2011

E' stato presentato presso il comando provinciale di via Duomo il bilancio delle attività del 2011 delle fiamme gialle di Salerno. Tra i reati più frequenti, quello della frode e dell'evasione fiscale

In aumento gli evasori fiscali nel nostro territorio. A far emergere l'allarmante dato, il comandante provinciale della guardia di finanza, Salvatore Di Benedetto che, in mattinata, ha illustrato alla stampa il bilancio delle attività svolte nel 2011. A conclusione dei 1.451 interventi eseguiti nel settore tributario, infatti, in evidenza "la proposta di recuperi fiscali, riguardanti basi imponibili sottratte a tassazione, in materia di imposte sui redditi, per 594 milioni di Euro, il 36% in più rispetto al 2010, la rilevazione di ritenute d’acconto non operate oppure non versate per oltre 2,5 milioni di Euro, la constatazione di violazioni all’I.V.A. dovuta, relativa e non versata, pari ad oltre 213 milioni di Euro, il 219% in più rispetto al 2010 e oltre 11,8 milioni di Euro di IRAP, il 12% in più dello scorso anno", ha detto il comandante.

Centocinquantuno, intanto, gli evasori totali e 4 quelli paratotali che hanno occultato quote del volume d’affari o inserito in contabilità costi fittizi o indeducibili per un importo superiore al 50% di quelli effettivi. I redditi sottratti a tassazione, dunque, risultano per oltre 252 milioni di Euro, il 17% in più rispetto il 2010 e di violazioni all’I.V.A. per un importo di quasi 59 milioni di Euro superando del 157% il dato relativo all'anna passato.

Sei gli arrestati per frode fiscale, mentre sono state 202 le persone denunciate per reati bancari, finanziari, societari e fallimentari, 50 delle quali arrestate. A ventisette usurai denunciati, a seguire (uno è stato messo in cella) sono stati sequestrati beni per oltre 300mila Euro

Circa i “controlli strumentali”, per il rispetto dell’obbligo di emissione dello scontrino e della ricevuta fiscale, nel  2011 sono stati effettuati oltre 6.341 controlli  e nel 59% dei casi sono state riscontrate irregolarità. "Abbiamo scoperto un’indebita percezione di finanziamenti pubblici, per lo più costituiti da contributi per spese di investimento o per la formazione professionale, destinati ad imprese, per un valore di oltre 14,1 milioni di Euro, rilevando irregolarità nei confronti di 1.121 responsabili, 1.091 dei quali segnalati all’Autorità Giudiziaria, 1 tratto in arresto - ha spiegato Di Benedetto - Nello stesso settore, accertati danni erariali imputabili a sprechi e cattiva gestione di denaro e beni pubblici, per oltre 21 milioni di Euro, contestando responsabilità a carico di 25 soggetti".

Per quel concerne la lotta alla criminalità organizzata, a seguire, 56 sono state le persone denunciate ed è stata proposta di applicazione di misure di prevenzione patrimoniali su beni, appartenenti a persone condannate o indiziate di associazione di tipo mafioso, per un valore complessivo prudenzialmente valutato in oltre 9 milioni di Euro. Oltre 25 milioni di Euro, inoltre, i beni e i capitali sequestrati e confiscati. Al termine dei 215 controlli antidroga che hanno portato al sequestro di 18 kg di sostanze stupefacenti, 71 le persone arrestate e 96 quelle denunciate. Nel settore dei tributi doganali e delle accise sugli oli minerali, oltre 40 le tonnellate di prodotto sequestrate, mentre, nel settore scommesse, 138 i videogiochi “truccati”,  146 responsabili denunciati, di cui due arrestati. E mentre la falsa indicazione "made in Italy" aumenta, 38 mila i prodotti contraffatti o pericolosi per la sicurezza dei consumatori, tra abbigliamento, giocattoli ed articoli in pelle sono stati sequestrati.

"Nel capo della pirateria fonografica, audiovisiva ed informatica, 38 soggetti sono stati segnalati, mentre sono stati sequestrati oltre 7 mila supporti, tra Cd e Dvd, illecitamente riprodotti o privi del contrassegno SIAE, 25 apparecchi audiovisivi e computer, utilizzati per l’illecita attività di masterizzazione", hanno aggiunto.

Sul fronte della tutela ambientale, ancora, 7 le violazioni e 111 i soggetti responsabili, dei quali 102 deferiti Autorità Giuduziaria,  mentre sono state sequestrate oltre 20 tonnellate di rifiuti industriali anche di natura tossica o nociva e oltre 148 mila mq di aree demaniali. Sequestrati anche 54 immobili, 3 stabilimenti balneari, 1 porto turistico, 8 discariche e 950.830 chilogrammi di rifiuti speciali.

Nel Porto, sequestrati 67.962 litri di olio di oliva per falsa dichiarazione “Extra Vergine” e 64.462 prodotti con falsa indicazione di origine a tutela del “Made in Italy” (casalinghi, mobili, concimi, biancheria, substrati di terriccio, prodotti di artigianato), 2.321 prodotti per contraffazione marchi, 24.960 candele per contrabbando aggravato e falsità ideologica, 24.536 kg di prodotti alimentari mancanti delle prescritte autorizzazioni sanitarie , tra cui cuori di carciofo, uova, carne. Il comandante ha quindi puntato i riflettori sulle operazioni di maggiore spessore, quali "il fallimento del Gruppo ALVI S.p.A e del Gruppo “Cava Market”.

Ancora, “Carpe diem”, operazione conclusa con l’emissione di ordinanza di misure cautelari personali nei confronti di 35 persone, di cui 30 in carcere e 5 agli arresti domiciliari, con contestuale sequestro preventivo, finalizzato alla successiva confisca, di beni mobili ed immobili, società commerciali e disponibilità finanziarie per un valore complessivo prudenzialmente stimato in circa 5.277.298 Euro, e l’operazione denominata “Ragnatele”, conclusa con l’emissione di ordinanza di misure cautelari personali nei confronti di 12 persone ed altri 19 denunciate, con contestuale sequestro preventivo,  per un valore complessivo di 93mila Euro. 

Risultati, questi, "frutto della professionalità, dell’impegno e dell’intuito di tutte le Fiamme Gialle, cui va il premio della fiducia dei cittadini, che però va conquistata giorno per giorno”, ha concluso il comandante.


 

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