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Cronaca Zona Porto / Via Alfonso Alvarez

Salerno, bomba al Crescent: evacuata l'area

L'evacuazione è stata disposta dal sindaco di Salerno Vincenzo De Luca dopo la riunione in prefettura: numerose famiglie evacuate, chiusi negozi e uffici

Evacuazione immediata: il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, con un'ordinanza emessa ad horas, ha disposto lo sgombero, con effetto immediato e sino alle 16 e 30 di mercoledì 11 luglio 2012, di tutti i fabbricati ricadenti all’interno dell’area delimitata dal CCS della prefettura di Salerno (distanza radiale dall’ordigno stesso pari a duecento metri verso terra - verso i fabbricati - e 500 metri verso il mare, per un periodo di 144 ore dal momento del ritrovamento, avvenuto alle 16.30 del giorno 5 luglio 2012, nonché di ogni altra e qualsiasi attività ivi esistente e il divieto assoluto di circolazione e sosta veicolare e pedonale in tutta l’area come sopra specificata.

Come riferito dalla prefettura in una nota, solamente dopo 144 ore dal ritrovamento (ossia mercoledì 11 luglio 2012) sarà deciso come rimuovere il residuato bellico della seconda guerra mondiale. La zona è stata transennata ed è presidiata dalle forze dell'ordine. Numerose le famiglie che hanno dovuto fare i bagagli e trovare sistemazioni di fortuna, presso parenti o conoscenti. Il primo cittadino ha specificato che le famiglie in difficoltà, facendo richiesta all'ente, potranno essere ospitate in alcune scuole o edifici comunali.

La situazione d'emergenza durerà quindi diversi giorni, almeno sino a mercoledì prossimo, quando si deciderà come procedere: l'ordigno è stato rimosso dal posto in cui è stato trovato, ossia sotto terra. Tra qualche giorno si deciderà se farlo brillare sul posto o meno. Nel caso in cui si decidesse di far brillare la bomba sul posto, la zona di evacuazione potrebbe estendersi a 500 metri di raggio anche verso terra. De Luca ha invitato a non creare allarmismi. Saltati intanto gli approdi crocieristici previsti per questo fine settimana.

Bomba al Crescent: zona isolata 7-7-2012 FOTO SALERNO TODAY

Da ieri sera 91 famiglie, circa 300 persone, hanno dovuto lasciare in via precauzionale le loro abitazioni. La bomba di 500 libbre di fabbricazione inglese, risalente al secondo conflitto mondiale, rinvenuta  dagli operai che sono impegnati nei lavori del Crescent, è venuta alla luce da una profondità di dieci metri. L'ordigno è munito di un doppio innesco, uno dei quali a tempo. Per questo motivo gli artificieri del 21 Reggimento Genio Guastatori di Caserta hanno deciso di inertizzarla per 144 ore. Si deciderà il da farsi solo dopo che sarà trascorso questo periodo di tempo. Le circa trecento persone che hanno lasciato casa hanno trovato ospitalità presso familiari e amici. Solo un nucleo familiare composto da sei persone è stato ospitato dalla Protezione Civile del Comune di Salerno.

La zona rossa è racchiusa in un raggio di 200 metri ed è presidiata 24 ore su 24 dalle forze dell'ordine. Evacuate anche le sedi della Capitaneria di Porto, della sezione operativa navale delle fiamme Gialle e della polizia doganale, ospitate in alcuni ambienti della prefettura di Salerno, dove da ieri pomeriggio si è insediato il Ccs (Centro Coordinamento Soccorsi).

Off-limits anche il tratto di mare in un raggio di circa 500 metri. Se la bomba dovesse essere fatta brillare sul posto l'attuale zona rossa potrebbe un ampliamento. Problemi anche per lo scalo marittimo, dove è stata bloccata l'attività, nel bacino compreso tra il molo 3 gennaio e il molo Manfredi. Fermi i pescherecci e anche quei diportisti che hanno le imbarcazioni ormeggiate nella zona. Gli imbarchi dei traghetti per Capri ed Ischia sono stati dirottati nel porto turistico Masuccio Salernitano.
 

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