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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Contursi Terme

Bracconieri e cacciatori nel salernitano: due denunce, l'operazione dell'Enpa

Doppia operazione a Mercato San Severino e a Contursi delle Guardie della Protezione Animali. Albero: "Passiamo intere nottate in attesa dei bracconieri, ma ci ripaga l'idea che le quaglie restino vive e in volo verso altri posti del mondo"

Da un mese ormai si davano il cambio le guardie dell’Enpa di Salerno per cogliere in flagranza un uomo di Mercato San Severino che nel proprio terreno aveva preparato una postazione per la cattura dei fringillidi. Lunedì mattina finalmente la Protezione Animali, notate le gabbiette sistemate intorno all’impianto di cattura si sono divise e silenziosamente e si sono avvicinate al nascondiglio. Il responsabile ha inizialmente dichiarato di osservare gli uccelli che sostavano nel suo orto, ma a poco è servita la giustifica: sul sito erano presenti alcune gabbie-trappola nascoste tra la vegetazione, riccamente fornite di semi e acqua. Vi erano inoltre due cardellini, finemente imbracati e sistemati nei pressi della rete: gli esemplari sono stati liberati in luogo idoneo in quanto di recente cattura. Un esemplare di Cardellino è stato trasportato al CRAS di Napoli in quanto presentava zone alopeciche dovute molto probabilmente a parassiti. Il bracconiere è stato denunciato.

Intanto, nella notte tra sabato e domenica a Contursi, dopo un appostamento su la riproduzione di un richiamo del verso della quaglia, le guardie hanno sorpreso un cacciatore: l’operazione, cominciata poco prima della mezza notte di sabato era diretta all’individuazione e rimozione di richiami acustici vietati dalla legge. Dopo vari “ascolti” effettuati sulle tratte migratorie, la situazione sembrava tranquilla e il silenzio della notte era interrotto solo dal canto dei grilli. Verso l’una però le guardie hanno udito il suono del primo richiamo, così le squadre si sono messe in cerca dell’apparecchiatura che è stata individuata in un terreno incolto. Lì le guardie hanno atteso il cacciatore. Alle 6, il richiamo si è spento a causa del timer e dopo pochi minuti è comparso finalmente un soggetto armato di fucile: a quel punto gli agenti sono usciti allo scoperto e, dopo aver controllato i documenti inerenti all’attività venatoria, lo hanno denunciato. "Visti i fatti, e la sola presenza del soggetto nella vasta zona, non sarà difficile convalidare le ipotesi di reato a suo carico. In questo periodo – ha detto Alfonso Albero, vice capo nucleo delle guardie Enpa di Salerno – le quaglie attraversano le nostre zone per svernare in posti più caldi e questi richiami sono un facile mezzo per attirarle per poi abbatterle. Passiamo intere nottate in attesa dei bracconieri, ma ci ripaga l’idea di saperle vive e in volo verso altri posti del mondo. Un mondo che appartiene anche a loro", ha concluso. I controlli, dunque, continuano senza sosta.

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