Buccino, smaltimento illecito di rifiuti pericolosi: sequestrata un'azienda

Un complesso industriale riconducibile ad una società attualmente in fase di liquidazione è stato sequestrato questa mattina dal Corpo Forestale dello Stato di Buccino. La struttura, situata a pochi metri dalla sponda del fiume Bianco, in prossimità di aree protette, lambisce il sito di importanza comunitaria Fiumi Tanagro e Sele e si trova sul confine della riserva naturale Foce Sele Tanagro. Visto il potenziale pericolo per l’ambiente circostante sottoposto a speciale tutela dalla normativa nazionale e comunitaria, gli agenti hanno posto particolare attenzione all’evoluzione dello stato di abbandono nel quale il complesso produttivo è venuto gradualmente a trovarsi a seguito dell’immissione in liquidazione dell’azienda. E' stato scoperto che all’interno dell’opificio si trovavano stoccati in maniera incontrollata rifiuti anche pericolosi prodotti dalla lavorazione industriale dell’alluminio come solventi, acidi, oli esausti, particolato prodotto dalla fonderia e scorie di metalli.

Dopo un periodo di accertamenti gli agenti hanno svolto un'accurata ispezione insieme al liquidatore della società, al termine della quale si è verificato che i rifiuti venivano stoccati in assenza di ogni cautela ed esposti anche alle intemperie. Inoltre, quelli pericolosi erano costituiti essenzialmente da circa 40 metri cubi di acidi, 600 litri di oli minerali per circuiti idraulici, circa 4 mc di soda caustica e da scorie di fonderia di varia natura. Sul posto sono stati rinvenuti anche rifiuti speciali costituiti da circa 1100 chilogrammi di segatura sporca utilizzata nel circuito produttivo e imballata in sacchi denominati big bags nonché rifiuti da demolizione, imballaggi e rottami ferrosi. Alla fine dell'ispezione gli agenti del Corpo Forestale ha apposto i sigilli all’intero complesso produttivo che si estende su di una superficie di circa 24 mila metri quadrati.