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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Eboli

Eboli, bimba aggredita in piazza da un gruppo di bulli: il papà prova a difenderla e poi lancia un appello ai genitori

Il papà: "Sono consapevole che non esista controllo per evitare tali atti vandalici se non siamo noi stessi genitori a trasmettere ai ragazzi la giusta educazione"

Che vergogna, che schifo, ma dove viviamo? Mia figlia è stata aggredita in piazza da un gruppetto di teppistelli, tra cui due bambine, così senza un motivo e soprattutto senza un briciolo di educazione. Una volta a conoscenza dell’accaduto mi sono recato subito con la mia piccola a capire di chi si trattasse e per spiegare loro che queste cose non vanno per niente bene, ma mi sono ritrovato a dovermi sentire parolacce con tanto di strafottenza e minacce di chiamare i propri genitori.

Ha un livido sul viso per gli schiaffi presi ed un altro livido sul fianco per un calcio ricevuto. Mi ritrovo con una bambina di 10 anni che, felice delle sue uscite con le amichette (da premettere che mia moglie era lì in zona come sempre trattandosi di bambine di 10 anni), adesso ha il terrore di uscire ancora.

E' questo lo sfogo su Facebook di Maurizio De Pascale, calciatore che ha denunciato quanto subito lunedì 28 febbraio, dalla sua bambina, in piazza della Repubblica, ad Eboli. "Non esiste, non permetterò mai a nessuno di limitare l’idea di vita dei miei figli”, ha aggiunto l'ebolitano supportato da innumerevoli utenti del web.

Le conclusioni del papà
 

Cercherò di spiegare, come sto facendo ai miei figli, che purtroppo possono accadere anche episodi del genere, che il tutto è esperienza e le ho promesso che sicuro nn accadrà più. Ma con tutta sincerità penso che non esista che accadono questi episodi. Perdonate il mio sfogo, ma quest’accaduto spero possa servire a prestare più attenzione ai tanti genitori che, come me, mandano i propri figli alle loro prime esperienze di uscita.

Nessuna polemica sugli eventuali controlli: sono consapevole che non esiste controllo per evitare tali atti vandalici se non siamo noi stessi genitori a farlo in prima persona o magari nel trasmettere loro la giusta educazione.

In ogni caso, l'auspicio è che le istituzioni locali studino e applichino strategie efficienti per scongiurare nuovi episodi di bullismo e violenza, anche a danno di minori. Tanta amarezza.

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