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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Caggiano

Tensione nell'acquedotto di Caggiano: interviene la Cisl

Gli operai si sono chiusi nella centrale idrica di sollevamento di Caggiano, che rifornisce i comuni di Sant’Arsenio, San Pietro al Tanagro, Polla, Pertosa, Caggiano e Salvitelle, dopo tre mesi dall'assemblea indetta dalla Femca Cisl Salerno

La Cisl è intervenuta in merito alla vicenda dei lavoratori dell'impianto di sollevamento di Caggiano che da questa mattina si sono chiusi all'interno della struttura minacciando di darsi fuoco. Gli operai si sono chiusi nella centrale idrica di sollevamento di Caggiano, che rifornisce i comuni di Sant’Arsenio, San Pietro al Tanagro, Polla, Pertosa, Caggiano e Salvitelle, dopo tre mesi dall'assemblea indetta dalla Femca Cisl Salerno, per tutelare i dipendenti che hanno perso il posto di lavoro.

Proprio dalla Cisl arriva la solidarietà agli operai in questione: "Questa drastica decisione presa dai lavoratori - spiega Ferraioli, della Femca Cisl, - è scaturita dalla decisione assunta dall’Assessorato al ciclo integrato della Regione Campania e dal dirigente del settore, di continuare sulla loro decisione di trasferimento delle Centrali di sollevamento all’Ato di competenza, senza prevedere alcuna salvaguardia occupazionale per i lavoratori dipendenti delle società appaltatrici. I nove operai - continua Ferraioli - hanno continuato a garantire il servizio, nonostante le lettere di licenziamento dalla società appaltatrice dell’impianto, la ditta Gar di Napoli, che a sua volta si è vista revocato l’incarico".

Sulla delicata vicenda è intervenuto anche Matteo Buono, segretario generale della Cisl Salerno: "Mi appello alle Istituzioni, in primis alla Regione Campania, affinché, non si penalizzi ulteriormente un territorio con un già allarmante tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile. Ci auspichiamo che prevalga il buon senso". “Mi meraviglio - continua Ferraioli - che la Provincia di Salerno abbia mantenuto questa posizione di chiusura, mentre in altre Ato, come la Ato3, ad esempio a Sarno, la stessa vicenda ha avuto epilogo positivo, con l’assunzione dei dipendenti da parte della società Gori. Continueremo a sostenere - conclude - i dipendenti dell’impianto di Caggiano, nell’attesa che si risolva questa problematica e vengano tutelati i posti di lavoro”.

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