Sei persone sono state tratte in arresto con l'accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso e reati connessi: a renderlo noto i carabinieri del comando provinciale di Salerno (agli ordini del colonnello Fabrizio Parrulli e del tenente colonnello Francesco Merone) e la DDA della locale procura della Repubblica. Gli arresti sono stati eseguiti dai carabinieri della compagnia di Battipaglia e dagli agenti di polizia del locale commissariato su disposizione del tribunale del riesame di Salerno. Le accuse ai danni degli arrestati sono di associazioni per delinquere di stampo mafioso, rapine, incendio, estorsioni, porto abusivo di armi da fuoco.

Le indagini di carabinieri e polizia hanno permesso di appurare che gli arrestati facevano parte delle "nuove leve" del clan Pecoraro - Renna, molto attivo nella piana del Sele. Il gruppo aveva imposto estorsioni ai danni di operatori commerciali, imponendo i videopoker o le forniture di bibite a bar e circoli ricreativi. Nel programma criminoso, si legge in una nota della DDA di Salerno, coordinata dal procuratore Franco Roberti, anche una rapina in un supermercato, l'incendio di una palestra, il tentato incendio di un escavatore, un furto d'auto, numerosi episodi di porto abusivo d'arma da fuoco.

Nel novembre del 2011 il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Salerno aveva rigettato le richieste di custodia cautelare ritenendo che, per alcuni degli arrestati, operasse il "divieto di contestazione a catena". Il pubblico ministero ha quindi presentato appello contro il rigetto e il tribunale del riesame di Salerno, in accoglimento dell'istanza cautelare della locale DDA, ha deciso per la custodia cautelare in carcere degli indagati, sentenza confermata anche dalla Corte di Cassazione.

Queste le iniziali dei sei arrestati: A. A., 60 anni, di Bellizzi; C. F. 38 anni, D. B. A. 48 anni e P. B. 36 anni, tutti di Battipaglia e già noti alle forze dell'ordine; S. L. 23 anni, di Montecorvino Rovella, già noto alle forze dell'ordine; G. F., 32 anni, residente a Striano (Napoli). Una settima persona, ritenuto dagli inquirenti il promotore del gruppo criminale in questione, si è invece reso irreperibile sfuggendo alla cattura: D. M. S., 34 anni, di Montecorvino Rovella, già noto alle forze dell'ordine.