Capodanno, Coldiretti: bene gli agriturismi, premiati i prodotti locali
Sangiorgio:"Nel panorama dell'offerta turistica salernitana quello dell'agriturismo rappresenta un segmento sempre più rilevante grazie al crescente interesse da parte dei turisti per i prodotti e la cucina del territorio"
Non c’è il tutto esaurito per i pernottamenti ma è quasi impossibile trovare un posto libero a tavola per il Capodanno negli agriturismi salernitani. E’ quanto rivela un monitoraggio della Coldiretti provinciale di Salerno. Tra i fattori d’attrazione sicuramente vi è l’offerta enogastronomica, con i salernitani che non rinunciano a celebrare il fine anno con le specialità locali. A spingere le prenotazioni, il rapporto tra prezzo e qualità nel rispetto delle tradizioni: mediamente un cenone in agriturismo costa dai 35 ai 55 euro. A farla da padrone per il cenone di fine anno saranno i piatti della tradizione. Presenti in tutti i menu saranno anche cotechini e zamponi serviti in tavola insieme alle lenticchie chiamate a "portar fortuna".
Per scegliere l’agriturismo, oltre l’80 % dei clienti si è rivolto ad internet, ma tra chi non si rivolge alla rete va ancora forte il passaparola. “Gli agriturismi sono oggi mete ambite per i turisti e i visitatori – spiega il presidente provinciale di Coldiretti Vittorio Sangiorgio – le aziende del settore sono in grado di offrire servizi diversificati che attirano non solo gli amanti della buona cucina e della natura, ma anche escursionisti, amanti delle antiche tradizioni, sportivi e appassionati dell’avventura. Nel panorama dell'offerta turistica salernitana quello dell’agriturismo rappresenta un segmento sempre più rilevante grazie al crescente interesse da parte dei turisti per i prodotti e la cucina del territorio che orientano spesso la scelta verso il soggiorno di vacanza rurale”.
Per quanto riguarda, infine, il cenone “casalingo” secondo la Coldiretti Salerno a farla da padrona sulle tavole dei salernitani saranno i vini, i formaggi, i salumi e la fritta locale di stagione.