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Cronaca

Carceri: in Campania crescono i detenuti e le insofferenze degli agenti di polizia

Comunicato stampa del sindacato nazionale Lisiapp

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

La realtà quotidiana degli Istituti Penitenziari Campani è allarmante come lo è per tutti gli Istituti presenti sul territorio Nazionale, anche se le problematiche in esame rivestono caratteristiche diverse.

E' quanto afferma in una nota sindacale il segretario nazionale del Li.Si.A.P.P. Daniele Giacomaniello, sottolineando che se al nord grava principalmente la forte carenza di personale di Polizia Penitenziaria creando conseguentemente la scarsa applicabilità di quanto previsto dal Regolamento Penitenziario perché il tutto è realizzabile solo con uno specifico numero di risorse umane, al sud la situazione cambia perché oltre ad esserci la carenza di personale di Polizia, c'è anche l'aggravante delle strutture detentive che non sono in linea con le normative vigenti.

Abbiamo Istituti in Regione come la C.C. di Salerno per citarne una, che ad oggi non è ancora in grado di assicurare ai ristretti l'utilizzo dei servizi igienici come disciplinato dall'Art 7 del D.P.R. 30 Giugno 2000 N.230 ( regolamento di esecuzione della L. 354/75 ).

Oppure, l'utilizzazione degli spazi all'aperto anch'esso disciplinato dall'Art. 16 della stessa legge.

Infatti, la parte finale dello stesso articolo cita che (gli spazi destinati alla permanenza all'aperto, devono offrire possibilità di protezione dagli agenti atmosferici) ma non sempre è così perché dette strutture non hanno le caratteristiche strutturali richieste dalla Legge.

Naturalmente tutto questo diventa difficile garantirlo, se il problema più grande che dobbiamo fronteggiare è proprio il sovraffollamento dei detenuti, basti pensare che la popolazione detentiva è nettamente superiore a quella prevista dalle strutture esistenti sul territorio nazionale.

Anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, afferma Giacomaniello, ha lanciato un allarme molto forte sul sovraffollamento delle carceri Italiane, segnalando che non c'è più tempo da perdere, perché le condizioni dei detenuti "appaiono distanti dal dettato Costituzionale" che prevede una funzione rieducativa della pena e il rispetto dei diritti e della dignità delle persone.

L'organizzazione sindacale, conclude il sindacalista Lisiapp, auspica nell'operato del nuovo Ministro della Giustizia e del Governo che rappresenta, nella speranza che questa piaga di carattere nazionale, che da anni ci trasciniamo dietro, giunga ad una conclusione quantomeno accettabile.

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