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Cronaca

Omicidio delle Fornelle, condanna definitiva per Luca Gentile

I giudici della Corte di Cassaizone hanno respinto il ricorso presentato dagli avvocati difensori del ragazzo. In carcere dal febbraio 2016, dovrà scontare 16 anni e 8 mesi di reclusione

Luca Gentile resta in carcere. I giudici della Corte di Cassazione hanno respinto il ricorso presentato dagli avvocati difensori del ragazzo, accusato dell’omicidio di Eugenio Tura De Marco, il padre della sua ex fidanzata Daniela, per arrivare ad un riconoscimento delle attenuanti generiche e alla riparametrazione della pena. Il giovane era stato condannato in primo grado a 20 anni di carcere col rito abbreviato ed aveva avuto uno sconto di pena dai giudici della Corte d’Assise di Appello a 16 anni e 8 mesi. 

Il coinvolgimento della fidanzata

Nel processo è imputata anche la fidanzata Daniella per la quale il pm ha chiesto alla Corte di Assise di condannare la ragazza a 21 anni di carcere per concorso morale in omicidio.  Era stato proprio Luca, durante il dibattimento in Appello, a coinvolgere la fidanzata parlando di un coltello da lui utilizzato per compiere l’omicidio e che sarebbe stato portato via dal luogo del delitto dalla ragazza. Ad incastrare la giovane - secondo l’accusa - i messaggi telefonici che, quella stessa sera, la ragazza ha inviato al padre con l'obiettivo di crearsi un alibi. E, tra di essi, anche uno inviato al fidanzato Luca, in cui avrebbe scritto: “Amò, cerca di venire che danno la colpa a te”.

La verità di Daniela

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