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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Castel San Giorgio

"Venduta" dalla madre per farla prostituire: tante zone d'ombra nel racconto della piccola

L'incidente probatorio della Procura con l'audizione della minore non chiarisce alcuni dei dubbi emersi in fase investigativa. Alcuni degli indagati mai nominati, con il racconto della 14enne caratterizzato da conferme e incoerenze

Conferme, tentennamenti, ripensamenti e descrizioni a tratti poco chiare. L'incidente probatorio della ragazzina di 14 anni, che sarebbe stata sfruttata dalla madre per prostituirsi, lascia più zone d'ombra che certezze. Per diverse ore, la minore - che risulta parte offesa - è stata sentita in modalità protetta, con il supporto di una psicologa. Top secret la sua dichiarazione, che farà certamente parte dell'impianto accusatorio del sostituto procuratore, Elena Guarino, che indaga su una vicenda che risale al 2016. Per alcuni ruoli, la minore avrebbe fornito diversi dettagli, a differenza di invece di altri indagati, di fatto mai nominati. Sono cinque gli indagati, compresa la madre della piccola, dall'ottobre scorso rinchiusa in carcere. Le indagini della Procura presero piede dalle confidenza della nonna della minore, nel momento in cui i carabinieri arrestarono la madre durante l'ennesimo litigio in casa, con tanto di minacce e l'uso di un coltello. In quell'occasione, ai carabinieri furono raccontate confidenze che componevano un quadro familiare avvolto da grosse difficoltà, con un capofamiglia malato e costretto a letto, e una madre che avrebbe sfruttato la figlia piccola allo scopo di farla prostituire. Al centro di quei fatti, lei, una ragazzina di 13 anni che da un giorno all’altro cominciò a cambiare stile di vita: da normale adolescente, avrebbe assunto atteggiamenti da donna matura, con fare da adulta e l'abitudine ad indossare vestiti non idonei alla sua età. Con lei la madre che, insieme ad un uomo (un piastrellista conosciuto per dei lavori in casa), avrebbe spinto la minore a prostituirsi. Andare con uomini più grandi avrebbe soddisfatto le sue necessità materiali, come l'acquisto di sigarette o la sola volontà di avere soldi in tasca. Tutto questo - pare - sempre con il consenso della madre. Il piastrellista avrebbe consumato rapporti sessuali con la piccola, facendosi aiutare contemporaneamente da un'altra donna, che pare procacciasse altre persone da far prostituire

Quelle tre persone finirono in carcere, ma poi la procura - nel proseguire le indagini - denunciò a piede libero altre due persone. Un romeno di 39 anni, accusato e finito in carcere per aver tentato di abusare della piccola che però si rifiutò e un ragazzo di 29 anni, formalmente indagato perchè si sarebbe intrattenuto con la stessa, ma in qualità di "fidanzato". A supporto di quest'ultima circostanza, le foto estrapolate dal social Facebook per mano dei carabinieri. I rapporti sessuali della minore con l'amico della madre, difesa dal legale Carmelina Maiorino e afflitta da disturbi mentali, sarebbero stati consumati in baracche e casolari abbandonati, tra Rocca e Castel San Giorgio. Grazie alle intercettazioni, si sarebbe poi scoperto che la madre e la figlia, dopo aver comprato un'auto, avevano deciso di rendersi indipendenti da quel piastrellista, a sua volta impegnato a sfruttare le disponibilità economiche di un altro uomo - non indagato -interessato a consumare rapporti sessuali. I fatti sarebbero stati commessi dal 2015 al febbraio dell'anno dopo. 

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