Accoltellamento fuori alla discoteca, il minore resta in carcere: gip respinge istanza
Il giudice, dopo aver esaminato l’istanza dell’avvocato, ha dichiarato che il 16enne licale di Roccapiemonte, anche in virtù delle dichiarazioni rese dagli investigatori, deve riflettere sulla gravità dell'accaduto
Tentato omicidio all’esterno del disco-pub Glamis di Castel San Giorgio, il gip ha rigettato la richiesta di scarcerazione presentata dal legale del minorenne di Roccapiemonte finito in carcere per i fatti avvenuti nel marzo scorso.
Le indagini
Il giudice, dopo aver esaminato l’istanza dell’avvocato, ha dichiarato che il 16enne licale di Roccapiemonte, anche in virtù delle dichiarazioni rese dagli investigatori, deve riflettere sulla gravità dell'accaduto. La difesa aveva imperniato la sua richiesta sia sulla base delle risultanze degli interrogatori sia sullo status scolastico del giovane che frequenta con profitto il liceo rocchese e che ha quindi la necessità di completare l'anno scolastico nel migliore dei modi. Il caso passerà al Riesame. Nessuna richiesta, invece, è stata presentata dall'altro legale, per il giovane che si trova presso il carcere minorile di Nisida, il 16enne di Nocera Inferiore. Nei giorni scorsi, davanti al gip che ne aveva ordinato l'arresto, i due 16enni avevano raccontato la verità sui fatti accaduti la notte di Carnevale dentro e fuori il disco pub sangiorgese. Il liceale rocchese si è detto estraneo a qualsiasi fase dell'accoltellamento avvenuto all’esterno del noto disco-pub di Castel San Giorgio, e ha anche sostenuto che la sua azione si sarebbe limitata al solo mantenimento del 18 enne per evitare che la lite continuasse, in più ha aggiunto di non essersi accorto al momento dei fendenti inferti contro il diciottenne. Il 16enne nocerino, invece, ha confessato l’accoltellamento della vittima, assumendosi le responsabilità della vicenda e dicendosi pentito per quanto accaduto. Inoltre, ha raccontato di aver preso parte alla rissa per difendere un altro amico che, in quel momento, era stato aggredito. Tuttavia, i due hanno sostenuto che il coltello non fosse loro ma di una terza persona coinvolta nella rissa. Per la Procura, invece, il 16enne rocchese avrebbe trattenuto la vittima mentre il coetaneo nocerino la avrebbe accoltellata. Sempre il minorenne di Roccapiemonte, per gli inquirenti avrebbe passato il coltello al materiale feritore dell’agguato.