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Cronaca Cava de' Tirreni

Cava: "Boutique del pane in amministrazione speciale, dipendenti a casa"

Il funzionario designato ha contrattualizzato i lavoratori con vincoli part-time di 30 giorni, ha rinnovato due volte. Poi ha iniziato a licenziare i lavoratori, senza alcun ricorso agli ammortizzatori sociali, senza nessun esame congiunto con le organizzazioni sindacali

"La Boutique del pane in amministrazione speciale e i dipendenti a casa. Lo Stato non tutela i lavoratori”. Questa la denuncia della Conf.i.a.l., rappresentata dal segretario regionale della Campania Gianluici Barrese e dal segretario provinciale di Salerno Francesco Bellomo.          

La storia

“Stiamo assistendo i lavoratori in questa delicata fase – dichiara Barrese – tutto nasce da alcune vicende giudiziarie a seguito delle quali viene sequestrata l’attività  “la boutique del pane srl”, storica attività di Cava de' Tirreni, e nominato un amministratore giudiziario dal giudice. Il funzionario designato ha contrattualizzato i lavoratori con un vincolo a tempo determinato, part-time, di 30 giorni, rinnovandolo due volte. Totale di tre mesi di lavoro. Poi ha iniziato a licenziare i lavoratori, senza alcun ricorso agli ammortizzatori sociali,  senza nessun esame congiunto con le organizzazioni sindacali, e senza nemmeno dare preavviso ai lavoratori, che lamentano anche il mancato pagamento di quasi due mensilità, oltre al TFR ed ai ratei di tredicesima previsti dalla legge.”                                                                

La protesta          

“Tutto questo è  inaccettabile – prosegue Bellomo – lo scopo dell’amministratore giudiziario è quello di garantire in primis i livelli  occupazionali ed il ciclo produttivo, cosa che non sembra interessare all’amministratore preposto. Auspichiamo che ritorni quanto prima sui suoi passi, garantendo il lavoro a questi dipendenti licenziati, mandati via senza una spiegazione, anche perché per molti di loro questo lavoro rappresentava l’unica fonte di sostentamento della propria famiglia”. “Abbiamo già allertato gli organi competenti – conclude Barrese – e siamo pronti a far valere i diritti di questi lavoratori anche per le vie legali se necessario.”

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