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Cronaca Cava de' Tirreni

Possesso di farmaci rubati, erano stati oggetto di una rapina: processo da rifare

Sullo sfondo il blitz “Grande Mela” contro bande di rapinatori nel nord Italia. Secondo l’accusa, in un periodo legato al 2013, il cavese era stato uno dei committenti dei furti riguardanti soprattutto farmaci oncologici, successivamente rivenduti sul mercato nero fuori da ogni precauzione sanitaria

Processo da rifare per un cavese, coinvolto insieme ad un paganese - per il quale la Cassazione ha confermato la condanna a 5 anni - in un'inchiesta per ricettazione, legata al possesso di farmaci oggetti di una rapina. I giudici hanno depositato le motivazioni giorni fa, disponendo un nuovo giudizio per un 50enne di Cava, precedentemente condannato in primo e secondo grado.

La storia

Sullo sfondo il blitz “Grande Mela” contro bande di rapinatori nel nord Italia. Secondo l’accusa, in un periodo legato al 2013, il cavese era stato uno dei committenti dei furti riguardanti soprattutto farmaci oncologici, successivamente rivenduti sul mercato nero fuori da ogni precauzione sanitaria, con cifre a quattro zeri per dei prodotti ricercati di alta specializzazione Con il paganese, il primo era ritenuto esperto di prodotti farmaceutici, incappato nell’operazione eseguita dagli agenti della squadra mobile di Lodi, con il supporto dei colleghi salernitani:  Le rapine contestate erano state commesse ai danni di autotrasportatori di prodotti farmaceutici e di materiale ad alta tecnologia, con i farmaci che partivano da depositi in provincia di Lodi. Secondo le ricostruzioni i malviventi superavano i camion a bordo di un’Alfa munita di lampeggiante, fermandoli per poi assaltarli con le armi in pugno e facendosi consegnare la merce dagli autisti, in modo da mettere le mani sulla merce per poi volatilizzarsi. La prima parte dell’operazione, effettuata nel 2013, sgominò un’associazione per delinquere composta da 20 persone complessivamente, con ruoli e specializzazioni diverse, operante in tutto il nord Italia. Gli arresti scattarono tra Lodi, Pavia, Piacenza, Milano, Monza e Varese, col sequestro di contanti per 55mila euro, merce tra gli altri della logistica Flextronics di Somaflia con un carico di 1050 pc Apple, e prodotti ad alta specializzazione farmacologica.

I salernitani

Per quanto riguarda le posizioni dei due salernitani, entrambi erano sotto accusa per contestazioni di rapina aggravata, in particolare, e per ricettazione dei prodotti rubati, di tipo farmaceutico e medicinale, con tre partite diverse di prodotti individuati per il valore rispettivamente di 8429 euro, 50mila euro e 90mila euro, a costituire intera quantificazione della merce contestata, provento di delitto, con lo stoccaggio ritenuto ascritto ai due imputati. 

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