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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Cava de' Tirreni, al liceo "Genoino" approda lo smart bin dell'Enea

Gli Smart Bin hanno dimensioni di circa 170 x 50 x 60 centimetri, sono di facile collocazione e svuotamento e si aprono solo se l’utente si fa riconoscere tramite tessera sanitaria

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

Domani (martedì 2 marzo) alle ore 10, sulla piattaforma Gsuite del Liceo scientifico “Andrea Genoino” di Cava, si terrà l'evento “Lo Smart Bin al Liceo”. Interverrà la dirigente scolastica Stefania Lombardi, l’ingegnere Marco Tammaro di Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie), i docenti del dipartimento di Scienze naturali e una rappresentanza degli studenti del liceo selezionata dai docenti di scienze. Referente del progetto è la professoressa Maria Fausta Santoro. Nel corso dell’incontro spiegherà la valenza dello “smart bin”, il contenitore intelligente posizionato vicino all’istituto, che rilascia buoni sconto ai cittadini che smaltiscono correttamente i rifiuti elettrici ed elettronici (Raee). Smart bin è in grado di riconoscere il tipo di rifiuto smaltito, premiando il conferimento di oggetti come telefonini, pc, tablet che rappresentano una vera e propria miniera di oro, argento, palladio rame e altri materiali di grande valore contenuti nelle schede elettroniche. Gli Smart Bin hanno dimensioni di circa 170 x 50 x 60 centimetri, sono di facile collocazione e svuotamento e si aprono solo se l’utente si fa riconoscere tramite tessera sanitaria. I primi modelli sono stati installati vicino a scuole, supermercati e luoghi pubblici a Cava de’ Tirreni e altre iniziative sono previste a Trento e Bath (Regno Unito) nell’ambito del progetto europeo Inno-Wee (Innovative WEEE traceability and collection system and geo-interoperability of WEEE data). Sullo scontrino rilasciato a chi conferisce questi oggetti sono indicate le emissioni di gas serra evitate e l’importo che può essere speso in una serie di esercizi commerciali convenzionati che vanno dal fornaio alla libreria. “Il progetto vuole creare un modello innovativo e replicabile per incentivare il corretto recupero, riuso e riciclaggio dei rifiuti elettrici ed elettronici, in linea con i principi dell’economia circolare -  ha spiegato Marco Tammaro, responsabile del Laboratorio Tecnologie per il Riuso, Riciclo, Recupero e Valorizzazione di Rifiuti e Materiali dell’Enea -  Per questo stiamo lavorando per migliorare la tracciabilità della filiera, promuovere un vero e proprio cambiamento culturale attraverso un sistema di premialità verso i comportamenti più virtuosi e fornire supporto tecnico-scientifico agli enti locali anche attraverso il trasferimento di metodologie e strumenti innovativi per l’adozione da parte della cittadinanza delle migliori pratiche disponibili”. Oltre all’Enea sono partner italiani del progetto Inno-Weee le aziende Dedagroup (coordinatore), Erion (ex Ecodom) e Metellia Servizi, i comuni di Cava de’ Tirreni e alcuni comuni della provincia di Trento, e la Fondazione Bruno Kessler, mentre nel Regno Unito, il Comune di Bath e l’azienda Better Points.

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