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Cronaca Cava de' Tirreni

Voti e camorra, la sentenza è definitiva: l'ex vicesindaco Polichetti in carcere

Polichetti, difeso dall’avvocato Marco Salerno, si era sempre professato innocente. In primo grado era stato assolto, poi condannato a 5 anni in Appello dopo ricorso della Procura Antimafia di Salerno

Nella giornata di ieri, l'ex vicesindaco di Cava de' Tirreni, Mario Polichetti, è stato trasferito nel carcere di Melfi, a seguito della condanna a 5 anni per scambio elettorale politico mafioso con il clan Zullo. La sentenza era diventata definitiva, dopo il rigetto del ricorso in Cassazione per lui e altri imputati

L'inchiesta

Polichetti dovrà scontare cinque anni di reclusione nel carcere di Melfi. L’ex vicesindaco, difeso dall’avvocato Marco Salerno, si era sempre professato innocente. In primo grado era stato assolto, poi condannato a 5 anni in Appello dopo ricorso della Procura Antimafia di Salerno. Ad accusarlo, in primis, un collaboratore di giustizia, che aveva sostenuto come alle elezioni del 2015 il politico avesse beneficiato dei voti del clan Zullo. A pesare, secondo la sentenza in Appello, una serie di elementi che collegavano Polichetti alla figura del boss Dante

La difesa attraverso i social 

Lo scorso 25 giugno, poco dopo la pronuncia della Cassazione, Polichetti aveva scritto attraverso il suo profilo Facebook: «Ci tenevo a scusarmi con i tanti amici che mi hanno cercato in questi giorni ma non hanno avuto risposta. La sentenza di conferma di condanna emessa dalla cassazione mi ha lasciato senza fiato, mi è crollato il mondo addosso, non me l’aspettavo. Dopo la drammatica odissea giudiziaria che la vita mi ha riservato, speravo davvero che, con la cassazione potevo finalmente ripartire e mettermi tutto alle spalle. Ma non è stato cosi. il mio calvario non è terminato. Sono in attesa di decreto di esecuzione della pena, e sono pronto ad accettarlo senza se e senza ma, con forza, determinazione e coraggio per percorrere la strada che mi attende. Questo non mi vietera’ di continuare nel rispetto delle istituzioni a lottare senza sosta, con ogni mezzo giuridico a mia disposizione per dimostrare la mia innocenza. Ho già dato mandato ai miei legali di percorrere qualsiasi strada percorribile. Posso gridare con forza, nonostante la pronuncia della Corte, di non aver mai stretto alcun patto o accordo elettorale con Zullo Dante. Vorrei approfittare per ringraziare tutti coloro che, in questi momenti difficili, hanno dimostrato affetto e considerazione nei miei confronti, non facendomi mai mancare il loro prezioso calore umano. Continuate con la vostra vicinanza e presenza, non con le vostre parole perché questa è la vera forza…vi voglio bene, sono sicuro che prima o poi uscira’ fuori la verità….un abbraccio forte»

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