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Cronaca Cava de' Tirreni

Sotto processo per rapina alla compagna, ma emerge altra verità: tribunale lo assolve

La Procura aveva chiesto 7 anni di carcere per l'imputato. Il tribunale lo ha invece assolto, in attesa di leggere le motivazioni.

Era stato arrestato e poi finito a processo per aver rapinato la sua compagna di alcuni soldi del reddito di cittadinanza e del telefono cellulare. Il tribunale di Nocera lo ha assolto. Questo quanto deciso per un 50enne di Cava, la cui difesa ha fornito numerosi elementi a discolpa dell'imputato.

La storia

Era il 28 luglio scorso quando la presunta vittima denunciò l'uomo, spiegando alla polizia di essere stata aggredita e poi rapinata dal compagno. Dopo essersi accorta che sulla sua carta mancavano 400 euro, avrebbe chiesto chiarimenti all'imputato, con il quale finì per litigare. Poi l'aggressione presunta, con tanto di sgabello utilizzato per colpire la donna. Il processo ha però registrato nuove circostanze. Tra questi alcuni certificati medici, che riportavano lesioni non compatibili con l'utilizzo di uno sgabello in legno. Pare fosse stata la donna ad aggredire l'uomo, che poi andò via di casa. Inoltre, non vi sarebbero stati ammanchi sulla carta del reddito della donna, dato che quelle spese sarebbero state fatte insieme all'uomo. La Procura aveva chiesto 7 anni di carcere per l'imputato. Il tribunale lo ha invece assolto, in attesa di leggere le motivazioni.

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