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Cronaca Cava de' Tirreni

Uccise la moglie con 47 coltellate: il barbiere di Cava sceglie il rito alternativo

L’uomo risponde di omicidio volontario aggravato. I fatti il 23 gennaio scorso. Salvatore Siani quel giorno accompagnò i figli a scuola e di ritorno, armato di un coltello, litigò un’ultima volta con la coniuge per poi ucciderla

Ha scelto il rito alternativo Salvatore Siani , 49enne di Cava, accusato dell’omicidio della moglie Nunzia Maiorano, uccisa con un coltello a gennaio scorso. L’uomo risponde di omicidio volontario aggravato. I fatti il 23 gennaio scorso. Siani, di professione parrucchiere, quel giorno accompagnò i figli a scuola e di ritorno, armato di un coltello, litigò un’ultima volta con la coniuge per poi ucciderla brutalmente. Dopo la chiusura delle indagini della Procura e la richiesta di rito immediato, Siani è atteso ora dalla sentenza che sarà emessa dal gup

L'aggressione in casa

Teatro di quel crudele omicidio fu la casa della madre di Nunzia Maiorano, 41enne vittima e moglie dell’imputato, ubicata nella località rurale di Sant’Anna. Quel giorno Salvatore aveva accompagnato due dei tre figli a scuola. In casa era rimasto il più piccolo, quello di 5 anni. Nunzia aveva dormito con la madre ed era impegnata a preparare il latte per il figlio che giocava in cortile. L’uomo le arrivò alle spalle. Le urla della vittima attirarono sia il figlio della coppia che la madre. Quel coltello Salvatore lo aveva già con se, avendo «premeditato l’aggressione» verso Nunzia. La donna fuggì in camera da letto, provando a difendersi, ma fu inutile. A chiamare i carabinieri fu una vicina di casa, anch’ella attirata dalle urla. Davanti al gip, che ne convalidò il fermo, Salvatore Siani provò a difendersi, sostenendo di essere stato esasperato dalla donna, che lo avrebbe più volte invitato ad andar via di casa. I litigi tra i due pare fossero frequenti nell’ultimo periodo. Nunzia - secondo testimonianze - era a sua volta stanca degli atteggiamenti violenti del marito. La famiglia, più volte, aveva provato a mediare. Prima di finire in carcere, Salvatore fu ricoverato in ospedale. Aveva una ferita da taglio sul petto, che giustificò come il risultato di una reazione della moglie. Versione smentita dal racconto del figlio di 5 anni e dai rilievi della scientifica. Più probabile un tentativo dell'uomo di togliersi la vita, dopo il delitto

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